Smascherare le bugie

  • 31-05-2018
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Generalmente ci riteniamo molto abili nel smascherare le bugie ma da una rassegna di 40 ricerche condotte da Vrij (2000) emerge che la percentuale dei riconoscimenti corretti è di poco superiore al 50% che rappresenta il livello delle risposte date a caso. Molte sono le ricerche, a partire da quelle di Paul Ekman, che si sono concentrate sul trovare alcuni elementi che possano dirci con buona affidabilità che siamo di fronte ad una menzogna. (altro…)

Il comportamento non verbale

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Secondo la ricerca di Mehrabian (1972) l’incidenza totale di un messaggio è solo per il 7% puramente verbale; per il 38% concerne la voce (tono, inflessione, altri suoni) e per il rimanente 55% è non verbale (postura, gesti, mimica). Da questi dati si può quindi intuire quanto sia importante analizzare approfonditamente le risposte non verbali per valutare in maniera più affidabile le dichiarazioni verbali.

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Mimica facciale

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Sono stati ideati vari metodi per misurare la mimica facciale, al fine di classificare i movimenti e interpretarli. L’elettromiografia è il metodo più sicuro per  rilevare le contrazioni muscolari, anche se presenta problematiche nell’applicazione.

 

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Analisi del comportamento non verbale nell’autismo

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analisi non verbale
Master in Tecniche e metodi di analisi del comportamento non verbale

Diverse ricerche sul comportamento non verbale indicano l’esistenza di differenze riguardo all’espressività emozionale del volto nelle persone affette da disturbi dello spettro autistico.

Un’espressione facciale è un comportamento muscolare, il quale necessita di un perfetto funzionamento neurofisiologico. Incoraggiati dagli scritti di Darwin, ricercatori eminenti come Izard ed Ekman hanno sviluppato negli anni ‘70 e ‘80 un insieme di teorie, metodi e prove sull’analisi del comportamento non verbale che nel loro insieme formano il cosiddetto Programma Espressione Facciale.

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Analisi del comportamento non verbale

  • 30-05-2018
  • Amministratore
analisi non verbale
Master in Tecniche e metodi di analisi del comportamento non verbale

Quali sono le espressioni non verbali più attraenti?

L’analisi del comportamento non verbale è una scienza che studia le espressioni del volto, del corpo e gli aspetti non verbali del parlato. Negli anni sono state svolte numerose ricerche scientifiche per rendere interpretabili le espressioni del corpo e comprenderne l’impatto.

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Analisi scientifica delle microepressioni

  • 26-05-2018
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Corso sulle tecniche e metodi di lettura delle espressioni facciali

Le microespressioni sono state scoperte dai ricercatori E. A. Haggard e K. S. Isaacs nel 1966 mentre analizzavano delle immagini di alcuni filmati di psicoterapia, in cerca di segni non verbali.
Esaminando attentamente i filmati dei colloqui con una paziente psichiatrica di nome Mary, che cercava di dissimulare il suo piano di suicidio, Haggard rilevò una microespressione di tristezza, subito coperta da un sorriso.

 

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ESPRESSIONI NON VERBALI AL MATRIMONIO REALE

  • 23-05-2018
  • Amministratore
Corso sulle tecniche e metodi di lettura delle espressioni facciali

L’ analisi non verbale del sorriso nelle foto rivela stati d’animo in momenti importanti della vita. Davanti alle riprese spesso si sorride, ma non sempre si tratta di un momento di gioia.

Il matrimonio del principe Harry con l’attrice Meghan Markle è uno degli eventi più discussi dell’anno e da settimane riempie le pagine dei giornali.

Dalle vicende legate al padre e alla sorellastra di Meghan, la bizzarra famiglia della sposa potrebbe impattare negativamente sul giudizio della famiglia reale. Anche il passato di Meghan potrebbe non piacere. Non abbiamo però nessuna dichiarazione verbale da parte dei reali sul disappunto di questo matrimonio.

Possiamo capire il loro pensiero dall’analisi non verbale sulle foto scattate al matrimonio?

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LA STORIA DELLA LETTURA DELLA MIMICA FACCIALE

  • 20-05-2018
  • Amministratore
Corso sull’analisi delle espresulle tecniche e motodi di lettura delle espressioni facciali

L’origine dello studio dell’analisi della mimica facciale possiamo ritrovare nell’arte dell’antica Grecia, in Sicilia. La leggenda vuole che nel V secolo avanti Cristo Sofróne di Siracusa (470 a. C. – 400 a. C.) viene considerato come il creatore del mimo teatrale, dal greco mimeisthai, cioè imitare. Se da un lato studia la mimica facciale l’arte dall’altro ci sono i lavori biologici, ed ecco allora il padre della medicina Ippocrate di Kos (460 a. C. – 377 a. C.) che è stato il primo a formulare una teoria delle emozioni detta “Teoria umorale” .

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PAUL EKMAN: MIMICA FACCIALE E LA TECNICA FACIAL ACTION CODING SYSTEM

  • 16-05-2018
  • Amministratore
Corso sull’analisi delle espresulle tecniche e motodi di lettura delle espressioni facciali

Grazie ai fondi stanziati per la ricerca  da parte di NIMH e di altre strutture statunitensi, Paul Ekman svolse interessanti lavori sulle tecniche e metodi di analisi delle espressioni facciali; tra cui il Facial Action Coding System (FACS). Nel corso degli anni 1967 e 1968, Paul Ekman si lavora in Papua Nuova Guinea al fine di studiare le espressioni facciali del popolo Fore, una tribù  isolata dal mondo civilizzato e con usi e costumi mai evoluti dall’età della pietra, situata nelle Highlands South East.
Gli studi di Paul Ekman forniscono le prove valide e attendibili circa l’esattezza delle espressioni emozionali del volto universali. Questa verifica conferma definitivamente le intuizioni di Charles Darwin, il quale considerava le espressioni facciali connesse alle emozioni primarie come universali.

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EMFACS – Facial Action Coding System MIMICA FACCIALE

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Corso sull’analisi delle espresulle tecniche e motodi di lettura delle espressioni facciali

Storia dell’analisi scientifica delle espressioni facciali: Emotion FACS (EM-Facial Action Coding System) e Facial Action Coding System Affect Interpretation Dictionary (FACSAID)
Paul Ekman e Vincent Friesen delineano i significati interpretativi di alcune espressioni facciali appartenenti alle 6 famiglie di emozioni: gioia, tristezza, disgusto, rabbia, sorpresa e paura. Tale lavoro, svolto negli anni ’80, viene  denominato Emotional FACS (EMFACS).
Vincent Friesen inizia a scrivere il programma informatico Basic che categorizza alcune espressioni emozionali primarie del volto e che consiste nella logica ‘se … allora’. Paul Ekman e Vincent Friesen studiano per un lungo periodo come interpretare le espressioni facciali, come trovare le regole e la procedura di decodifica delle emozioni.

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