Mimica facciale

  • 31-05-2018
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Sono stati ideati vari metodi per misurare la mimica facciale, al fine di classificare i movimenti e interpretarli. L’elettromiografia è il metodo più sicuro per  rilevare le contrazioni muscolari, anche se presenta problematiche nell’applicazione.

 

 

L’elettromiografia (EMG) rappresenta il modo più oggettivo per misurare la mimica facciale. Per come viene generalmente applicata, la registrazione EMG facciale comporta l’applicazione di piccoli elettrodi di superficie sui muscoli (o gruppi muscolari) implicati nell

Corso sulle tecniche e metodi di lettura delle espressioni facciali

a modificazione delle sembianze del volto. Gli elettrodi rivelano i potenziali d’azione muscolari aggregati dalle fibre muscolari sottostanti, e il segnale, opportunamente filtrato, ampliato e ripulito dalle irregolarità, viene considerato approssimativamente proporzionale alla forza della contrazione dei muscoli sottostanti.

Il primo esperimento sull’analisi della mimica facciale applicando elettrodi è stato condotto nel 1862 da Duchenne. Per molti decenni non viene più studiato questo approccio per interpretare le espressioni del volto. Nel ‘900 una delle prime applicazioni risale allo studio dell’emozione di Schwartz, Fair, Salt, Mandel e Klerman (1976). Essi dimostrarono che la registrazione dei muscoli corrugatore, frontale, depressore e massetere permetteva di discriminare le condizioni nelle quali i soggetti immaginavano scene che evocavano in loro felicità, tristezza e collera.

L’uso dell’elletromiografo (EMG) presenta alcuni vantaggi e svantaggi. In primo luogo, si tratta di un metodo invasivo: l’applicazione di elettrodi sul viso potrebbe modificare in modo diretto le risposte ai stimoli. L’attenzione del soggetto sul volto quando ha elettrodimodifica il comportamento.

L’alternativa sono i sistemi di codifica “oggettivi” che si basano sull’identificazione e la misurazione di unità di comportamento facciale visibili. Alcuni metodi sono basati sulla riflessione teorica: essi mirano all’identificare i movimenti facciali attraverso i cambiamenti d’aspetto sul volto. https://lab-ncs.com/facs-facial-action-coding-system-2/

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