Per approfondire la conoscenza i partecipanti al Master ricevono svariati testi utili.
Materiali
Per approfondire la conoscenza i partecipanti al Master ricevono svariati testi utili.
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Analisi scientifica della comunicazione non verbale di Vladimir Putin
Innumerevoli esponenti politici italiani ed esteri, unitamente a molti capi di Stato, hanno voluto esprimere il loro dispiacere pubblicamente, unendosi al popolo italiano e alla famiglia dell’ex premier Berlusconi.
LEZIONE MAGISTRALE – 18 dicembre 2022 tramite ZOOM
dalle 9:45 alle 13:00
TIZIANO AGOSTINI – DOCENTE ORDINARIO, COORDINATORE DEL CORSO DI LAUREA IN PSICOLOGIA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI TRIESTE
ANDREA ROMOLI – INVIATO RAI, TG 2
Analisi della comunicazione di massa e della comunicazione politica
MARTINA JELOVCICH – GIURISTA
Applicazione dell’analisi non verbale nell’ambito forense in Italia
PASQUALE NATELLA – AMMINISTRATORE DELEGATO DI EXS ITALIA, LA PIU’ IMPORTANTE AZIENDA DI SELEZIONE DEI MANAGER
L’uso delle metodologie dell’analisi non verbale nella selezione del personale
Complimenti a tutti i nuovi analisti che hanno concluso il percorso di Master in Analisi Scientifica del Comportamento Non Verbale.
Scopri le Tecniche e metodi di Analisi del comportamento non verbale
👉“Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie” recitava Seneca. Leggere il comportamento non verbale è qualcosa che abbiamo codificato nei nostri geni ancor prima del linguaggio. Gli uomini primitivi comunicavano attraverso il linguaggio non verbale, con la civilizzazione questa esigenza è andata via via estinguendosi. Ma, abbiamo ancora dentro di noi una minima capacità di percezione e induzione, e impegnandoci possiamo riuscire a capire cosa gli altri ci vogliono dire anche solo guardandoli comunicare con il loro corpo.
Comportamenti come deglutire, stringere le labbra o un improvviso abbassamento della voce possono risultare indici attendibili di bassa credibilità quando colti nel giusto contesto e valutando con attenzione chi si ha di fronte.
Il #teamNcs ha deciso, unanime, tramite uno sguardo collettivo e che poco lasciava spazio ad interpretazioni, di continuare ad analizzare l’imprenditore Elon Musk, di grande spicco e molto interessante da diversi punto di vista. Il nostro punto di vista, rimane quello dell’osservazione e analisi del comportamento non verbale.
Possiamo definire la menzogna come l’alterazione o falsificazione verbale della verità perseguita, ma con piena consapevolezza e determinazione. Una delle caratteristiche che differenzia la menzogna da altre manifestazioni, come ad esempio la finzione è la consapevolezza dell’atto (Mahon, 2008). Di conseguenza, perché si possa parlare di menzogna, devono sussistere tre criteri: il mentitore deve sapere che ciò che sta dicendo non è vero; la menzogna dev’essere un atto intenzionale; infine, il destinatario della comunicazione menzognera non dev’essere già informato che ciò che viene detto è falso (Vrji, 2008; Ekman, 2009).
Duemila anni fa in India all’ipotetico bugiardo veniva messo un chicco di riso in bocca e gli veniva detto di masticarlo: se riusciva a sputarlo significava che stava sostenendo la verità, in caso contrario voleva dire che la paura di essere scoperto gli aveva reso la gola asciutta e così la sua colpevolezza veniva confermata.
👉“Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie” recitava Seneca. Leggere il comportamento non verbale è qualcosa che abbiamo codificato nei nostri geni ancor prima del linguaggio. Gli uomini primitivi comunicavano attraverso il linguaggio non verbale, con la civilizzazione questa esigenza è andata via via estinguendosi. Ma, abbiamo ancora dentro di noi una minima capacità di percezione e induzione, e impegnandoci possiamo riuscire a capire cosa gli altri ci vogliono dire anche solo guardandoli comunicare con il loro corpo.
Comportamenti come deglutire, stringere le labbra o un improvviso abbassamento della voce possono risultare indici attendibili di bassa credibilità quando colti nel giusto contesto e valutando con attenzione chi si ha di fronte.
👉Il nuovo allenatore della squadra della Capitale d’Italia, ex allenatore dell’Inter, che nel 2009 disse alla squadra che oggi andrà ad allenare che non avrebbe vinto nulla, il famoso “zero tituli” di Mourinho che rimane nella storia cle che oggi viene a galla.
Dalla primavera scorsa gli studenti di tutta Italia si sono trovati catapultati, dall’oggi al domani, nel criticato mondo della DAD ovvero della didattica a distanza. Cercheremo ora di far luce sugli aspetti che hanno riscosso più difficoltà secondo il parere di studenti di età compresa dai 17 ai 19 di un liceo di Cuneo, in uno studio dell’Università degli Studi di Torino.