L’IMPORTANZA DEL COMPORTAMENTO NON VERBALE: I PROBLEMI PER LA SELEZIONE, FORMAZIONE E VALUTAZIONE.

  • 08-02-2015
  • Amministratore

In questo articolo le autrici riassumono i lavori di Levine e Ambady sottolineando l’importanza del comportamento non verbale nel rapporto medico-paziente. Il loro esame conferma come la soddisfazione del paziente, il coinvolgimento e la partecipazione attiva nei piani di gestione e, in ultima analisi, i migliori risultati di guarigione siano associati ad un comportamento non verbale efficace. (altro…)

IL COMPORTAMENTO NON VERBALE DEI BAMBINI CHE RIVELANO O NON RIVELANO GLI ABUSI SUBITI DURANTE I COLLOQUI INVESTIGATIVI.

  • 06-02-2015
  • Amministratore

La difficoltà nella rivelazione di abusi di bambini vittime è nota.  L’obiettivo dello studio  di Carmit Katz e coll. è stato quello di esaminare il comportamento non verbale bambini durante l’intervista che verteva sull’abuso.

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L’IMPATTO DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEL MEDICO SUL PAZIENTE

  • 01-02-2015
  • Amministratore

La comunicazione non verbale del medico durante le visite mediche gioca un ruolo importante per valutare l’adesione del paziente, la soddisfazione della cura e i risultati di miglioramento della salute.
Sia la comunicazione non verbale che quella verbale sono competenze fondamentali per lo sviluppo di un rapporto di fiducia tra pazienti e medici o operatori sanitari, inoltre la letteratura suggerisce che ci può essere una correlazione positiva tra la sensibilità culturale del medico e la percezione del paziente sulla qualità delle cure. (altro…)

UNO STUDIO QUALITATIVO SULLA SENSIBILITÀ NON VERBALE DEGLI STUDENTI DI INFERMIERISTICA.

  • 29-01-2015
  • Amministratore

L’assistenza sanitaria è un processo complesso che coinvolge molteplici concetti socialmente influenzati e si basa molto sulla comunicazione verbale e sulla comunicazione non verbale. Gli operatori sanitari in genere devono ottenere dai loro clienti informazioni precise e accurate (esigenze e sintomi patologici, preoccupazioni per quanto riguarda la malattia …) per fornire i servizi di cura più appropriati. (altro…)

L’USO DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE NELLE INTERAZIONI TRA PAZIENTI E FARMACISTI CHE NON CONDIVIDONO LA STESSA LINGUA.

  • 26-01-2015
  • Amministratore

La comunicazione non verbale nell’interazione sociale aiuta a mantenere un senso di coinvolgimento reciproco e a sostenere l’integrazione tra i partecipanti (Heath 1984). Una revisione della letteratura condotta da Lepper et al. (1995) ha sottolineato l’importanza della comunicazione non verbale in ambiente medico dal punto di vista sia dei pazienti che dei medici: essi hanno concluso che l’attenzione per la negoziazione non verbale merita un posto chiave nei futuri sforzi di ricerca. (altro…)

Comunicazione non verbale nelle elementari

  • 23-01-2015
  • Amministratore

Gli insegnanti spesso si lamentano della disciplina, della mancanza di attenzione e motivazione e di diversi altri problemi, molti dei quali portano a una rottura della comunicazione tra insegnante e studenti o tra gli stessi studenti.
E’ ben noto che “il parlare” rappresenta solo una parte della comunicazione, ma gli insegnanti spesso dimenticano o sottovalutano l’importanza della comunicazione non verbale per il proprio rendimento e per il rendimento dei loro studenti (Ledbury et al. 2004).  (altro…)

RICONOSCIMENTO DELLE EMOZIONI DAL LINGUAGGIO DEL CORPO TRA I PAZIENTI CON DEPRESSIONE UNIPOLARE.

  • 21-01-2015
  • Amministratore

Il disturbo depressivo maggiore rappresenta una causa importante e comune di disabilità e di perdita di valore sociale (Kessler et al, 2003; Richards, 2011).
L’adattamento psicosociale riflette il funzionamento e la soddisfazione di un individuo in più ruoli sociali (ad esempio la famiglia, l’ambiente di lavoro, gli amici) ed è il risultato di una complessa interazione di bisogni personali/desideri e richieste sociali (altro…)

MONITORAGGIO CONTINUO DELLE TENDENZE EMOTIVE DEI PARTECIPANTI DURANTE INTERAZIONI DIADICHE ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO DEL CORPO E LE INFORMAZIONI DEL DISCORSO.

  • 19-01-2015
  • Amministratore

La comunicazione umana è caratterizzata dall’influsso reciproco di informazioni multi modali, come ad esempio le espressioni del viso, quelle vocali e del linguaggio del corpo, che trasmettono le emozioni del partecipante. Lo stato emotivo di ciascun partecipante può essere visto dunque come una variabile continua che evolve nel corso di un’interazione con intensità e chiarezza variabili e può essere descritto da alcuni attributi continui (dimensioni): attivazione, valenza e dominanza. (altro…)

MISURARE I BIAS NON VERBALI ATTRAVERSO LE RISPOSTE DEL LINGUAGGIO DEL CORPO.

  • 16-01-2015
  • Amministratore

Anche se gli Stati Uniti hanno una storia segnata da pregiudizi e discriminazioni, gli americani spesso si esprimono contro il razzismo e negano di avere preferenze etniche quando vengono interpellati direttamente in proposito (Dovidio e Gaertner 2000. Von Hippel et al 1997). La convinzione che viviamo in un’epoca completamente priva di pregiudizi di gruppo è attraente, ma teorici come Allport (1954) hanno a lungo sostenuto che i pregiudizi (altro…)

EFFETTI DEL LINGUAGGIO EMOZIONALE DEL CORPO SUI GIUDIZI RAPIDI SULL’OUT-GROUP.

  • 13-01-2015
  • Amministratore

La discriminazione ed il conflitto inter-gruppo sono basati sulla classificazione di ognuno in base al suo stato etnico o di out-group (Allport, 1954; Bijlstra, Holland, e Wigboldus, 2010; Dovidio, Kawakami, Johnson, Johnson, e Howard, 1997 , Miller, Maner, e Becker, 2010). Anche se il volto è un potente segnale per tale classificazione (Fazio, Jackson, Dunton, e Williams, 1995; Hugenberg & Bodenhausen, 2003, 2004) ci sono buone ragioni teoriche per credere che più segnali espressi (altro…)