UNO STUDIO QUALITATIVO SULLA SENSIBILITÀ NON VERBALE DEGLI STUDENTI DI INFERMIERISTICA.

  • 29-01-2015
  • Amministratore

L’assistenza sanitaria è un processo complesso che coinvolge molteplici concetti socialmente influenzati e si basa molto sulla comunicazione verbale e sulla comunicazione non verbale. Gli operatori sanitari in genere devono ottenere dai loro clienti informazioni precise e accurate (esigenze e sintomi patologici, preoccupazioni per quanto riguarda la malattia …) per fornire i servizi di cura più appropriati. Ma i pazienti sono spesso incapaci di comunicare le informazioni richieste in modo accurato; inoltre le operazioni in ambiente sanitario sono sentite a volte come intimidatorie dal paziente ed è particolarmente vero che spesso le informazioni fornite dagli operatori sanitari potrebbero confondere o sopraffare i pazienti per varie ragioni (ad esempio il linguaggio tecnico, il gergo e lo stress della situazione).
Il miglioramento della salute dei pazienti è un obiettivo comune di entrambi, pazienti e operatori sanitari; tuttavia la differenza degli stili di comunicazione non verbale e verbale, le prospettive e le conoscenze limitate dell’anatomia umana nei pazienti potrebbero impedire la realizzazione di questo obiettivo. Indubbiamente nella sanità moderna i reclami verbali dei pazienti sui loro problemi sono centrali per la diagnosi clinica e il trattamento, ma l’attenzione degli operatori sanitari ai segnali della comunicazione non verbale dei pazienti è anche una condizione sine qua non.
Donovan ha osservato che i pazienti utilizzano una varietà di segnali non verbali come cambiare l’espressione del volto, l’autolesionismo e i comportamenti aggressivi per esprimere il loro dolore, corroborando l’importanza di prestare attenzione alla comunicazione non verbale.
Grazie al riconoscimento del significato della comunicazione non verbale e alla promozione delle interazioni tra operatori sanitari e pazienti, ci sono stati dei miglioramenti significativi negli ultimi decenni (Hall et al. 1995 Roter 2000).
Questo studio ha utilizzato un approccio qualitativo per esplorare l’orientamento degli studenti di infermieristica sulla comunicazione non verbale e per scoprire quali sono i fattori influenti. In particolare in infermieristica la ricerca qualitativa è adottata per comprendere o descrivere un particolare avvenimento o fenomeno raramente esplorato. In questo studio sono state adottate interviste in profondità per esplorare come gli studenti infermieri percepiscono la sensibilità e la comunicazione non verbale in relazione ai pazienti e nella professione infermieristica. Le interviste sono state somministrate tramite una linea guida composta da nove domande.
Gli studenti del Master di Infermieristica e del 3° anno del corso di laurea in Infermieristica di un’università cinese sono stati reclutati attraverso avvisi in classe, e-mail e pubblicità nel campus per partecipare a uno studio sulla capacità di comunicazione. Un totale di 16 partecipanti, 12 donne e quattro uomini, ha accettato di partecipare allo studio.
Durante le interviste, i partecipanti sono stati invitati a rispondere a una serie di domande sulla loro percezione in materia di comunicazione non verbale. I partecipanti sono stati invitati prima a definire la comunicazione non verbale e poi a descrivere il proprio comportamento non verbale di fronte a pazienti di diverse fasce di età, ruoli di genere, classi sociali e livello di istruzione.
In seguito hanno dovuto descrivere le caratteristiche principali di una buona comunicazione non verbale e alla fine è stato chiesto di descrivere la comunicazione non verbale nel contesto sanitario. La lunghezza dell’intervista variava da 30 minuti a un’ora, le interviste sono state condotte in lingua cantonese e sono state registrate tramite un registratore mp3.

La comunicazione è senza dubbio molto apprezzata nel contesto sanitario in quanto si tratta di uno strumento fondamentale che collega i pazienti e gli operatori (McCabe 2004) e come suggerito da Di Matteo et al. (1980) i pazienti sono più soddisfatti dai professionisti con elevate capacità di comunicazione non verbale.
I partecipanti hanno anche percepito l’importanza della comunicazione non verbale e della sensibilità, perché facilita l’erogazione dei servizi ed eleva la qualità del servizio. Tuttavia, come rivelato da alcuni partecipanti, la comunicazione non verbale deve essere su misura e pratica, perché le prospettive, le esigenze ed il comportamento dei pazienti variano. Soddisfare le esigenze fisiche e psicologiche dei pazienti è spesso visto come il compito primario, anche se alcuni dei partecipanti ritenevano che i pazienti adulti preferiscono godere di una maggiore privacy e quindi potrebbero comunicare di meno.
Alcuni partecipanti hanno rivelato di essere più consapevoli dei propri comportamenti e quindi della propria comunicazione non verbale quando si trattava di pazienti di classe sociale superiore, perchè i pazienti provenienti da classi sociali più basse sono in realtà più passivi e meno inclini ad esprimere pensieri e domande (Willems et al. 2005).
I risultati hanno rivelato che le credenze tradizionali superstiziose dei pazienti cinesi possono influenzare la comunicazione non verbale dei praticanti; pertanto gli operatori dovrebbero tener conto anche delle credenze culturali.
 

(Tratto dalla rivista scientifica Journal of Clinical Nursing, 2013 by Zenobia CY Chan)


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