Comunicazione non verbale: quando iniziano a riconoscere il sorriso i bambini?

  • 06-02-2019
  • Amministratore

La scienza indica che i bambini inizino a sorridere nell’utero, attorno alle 6 settimane sviluppano i sorrisi sociali e tra gli 8-12 mesi i bambini iniziano a sorridere per comunicare in modo da condividere attenzione e interesse con i loro genitori.

 

Non tutti i sorrisi sono uguali però; i sorrisi genuini (detti anche sorrisi di Duchenne) coinvolgono i muscoli che colpiscono gli occhi, la bocca, le guance e sono più difficili da simulare, questa tipologia di sorrisi sono in risposta all’emozione positiva della gioia.

I sorrisi falsi, invece, non coinvolgono la contrazione di tutti questi muscoli e li utilizziamo per entrare in contatto con gli altri ma non esprimono nessun tipo di emozione.

 

Per vedere tutte le tipologie di sorriso vedi l’articolo: Comunicazione non verbale: tutte le tipologie di sorriso”

In uno studio del 2016 pubblicato su Evolution and Human Behavior, Song e colleghi hanno esaminato a quale età i bambini piccoli sono in grado di riconoscere i sorrisi reali e verificato come il riconoscimento dei sorrisi genuini siano legati al comportamento prosociale.

Per comportamento prosociale si intende un azione volontaria destinata ad aiutare gli altri, all’interno di questo tipo di comportamenti ci sono ad esempio l’onestà e la cooperazione.

Song e colleghi hanno valutato 168 bambini di età compresa tra 2 e 5 anni ed ecco alcuni risultati:

  • la capacità dei bambini di discriminare tra sorrisi reali e falsi migliora tra i 2 e i 4 anni;
  • all’età di 4 anni, i bambini possono identificare verbalmente i sorrisi genuini;
  • i bambini di 4 e 5 anni si aspettano che le persone che mostrano sorrisi reali abbiano un comportamento più prosociale rispetto a quelli che mostrano sorrisi finti.

Questa ricerca suggerisce che anche in un’età molto giovane, i bambini possono discriminare tra sorrisi reali e falsi e quindi decidere con chi collaborare, interagire e avere fiducia.

E’ importantissimo quindi per tutte le figure che interagiscono con i bambini essere a conoscenza di questi dati per poter modificare la propria comunicazione non verbale e utilizzare un tipo di comunicazione che permetta di stabilire con il bambino/a un rapporto di fiducia e condivisione.

Per approfondire le tecniche di analisi della comunicazione non verbale vi rimandiamo all’articolo del nostro blog:  “Tecniche e strumenti per l’analisi della comunicazione non verbale”

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    Bibliografia

    Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement

    Ekman, P. (2007) Emotions revealed.  New York: Holt.

    Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.

    Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.

    Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.

    Song, R., Over H., & Carpenter M. (2016). Young children discriminate genuine from fake smiles and expect people displaying genuine smiles to be more prosocial. Evolution and Human Behavior, 37, 490-501

     

    
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