Come l’esperienza dell’emozione è modulata dal feedback facciale

  • 21-06-2019
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L’ipotesi del feedback facciale si basa sull’idea che un’espressione facciale, non solo esprime un’emozione ma anche che quella determinata comunicazione non verbale è collegata ad un feedback sensoriale che è in grado di influenzare l’esperienza emotiva.

In poche parole, sollevare le tue guance può renderti più felice mentre aggrottare le sopracciglia può renderti arrabbiato.

 

Recenti ricerche sul feedback facciale (Kim et al., 2014) hanno cercato di migliorare la conoscenza sui meccanismi di base dimostrando anche benefici clinici derivati dalla manipolazione dei muscoli facciali e in generale della comunicazione non verbale. Usando l’fMRI si è scoperto che l’attivazione dell’amigdala era attenuata durante l’imitazione delle espressioni facciali arrabbiate nei partecipanti che avevano iniettato Botox sui muscoli corrugatori (movimento 4 – abbassamento e avvicinamento delle sopracciglia) rispetto a test effettuati prima delle iniezioni e anche a test effettuati dopo che gli effetti del Botox erano finiti.

Nello studio di Soderkvist e colleghi (2018) i partecipanti avevano il compito di reagire con espressioni volontarie di sorriso o di aggrottamento delle sopracciglia quando venivano esposti a immagini emozionali positive o negative e poi dovevano valutare la piacevolezza di questi stimoli.

I risultati dell’esperimento hanno dimostrato un effetto del feedback facciale in quanto i partecipanti hanno valutato gli stimoli come più piacevoli quando effettuavano il sorriso rispetto a quando aggrottavano le sopracciglia. Tuttavia, questo effetto era presente solo durante il feedback facciale e non aveva effetti nel tempo, né dopo 5 minuti, né dopo 1 giorno.

Gli effetti del feedback facciale sono stati trovati solo quando l’azione facciale (sorriso / aggrottamento) era incongruente con l’emozione presentata (positiva / negativa), dimostrando un’attenuazione dell’attivazione ma non un miglioramento.

In conclusione, in questa ricerca si è visto che il feedback facciale sembra verificarsi principalmente durante le effettive azioni facciali e ha il compito di attenuare principalmente gli stati emotivi in ​​atto.

La modifica della propria comunicazione non verbale può avere effetti benefici sul proprio stato d’animo come dimostrato da queste ma anche da ricerche che hanno verificato come assumendo posture diverse vari addirittura la percezione che abbiamo del dolore (Bohns e Wiltermuth, 2012 – leggi l’articolo cliccando qui: https://lab-ncs.com/blog/gestione-dolore-comunicazione-non-verbale/)

 

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    Bibliografia

    Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.

    Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.

    Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.

    Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.

    Bohns, V., & Wiltermuth, S. (2012). It hurts when I do this (or you do that): Posture and pain tolerance. Journal of Experimental Social Psychology, 48, 341-34

    Kim, M. J., Neta, M., Davis, F. C., Ruberry, E. J., Dinescu, D., Heatherton, T. F., et al. (2014). Botulinum toxin-induced facial muscle paralysis affects amygdala responses to the perception of emotional expressions: Preliminary findings from an ABA design. Biology of Mood and Anxiety Disorders, 4(1), 11.

    Soderkvist S., Ohlén K. & Dimberg U. (2018). How the Experience of Emotion is Modulated by Facial Feedback. Journal of Nonverbal Behavior, 42:1, pp 129-151

    
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