L’influenza della comunicazione non verbale del naturopata sulla cura
- 01-02-2019
- Amministratore
Chi si rivolge ad un naturopata cerca una via alternativa alla medicina tradizionale per lenire alcuni disturbi e si aspetta di trovarsi davanti un professionista in grado di creare con lui un rapporto di fiducia. E’ sottointeso quindi che il naturopata dovrà essere in grado di esprimere fiducia con la sua comunicazione. In questo articolo vedremo come la comunicazione non verbale può essere utile per creare un buon rapporto con il paziente.
Robert Sheeler, medico della Mayo Clinic del Minnesota, riporta all’interno di un suo scritto: “come medico di medicina di famiglia con un’intensa pratica clinica e come insegnante nella nostra scuola di medicina, sono arrivato a credere che alte abilità sia nell’utilizzo che nel rilevamento della comunicazione non verbale siano fondamentali per ottenere i migliori risultati in medicina. La capacità di interpretare consapevolmente la comunicazione non verbale e di essere in contatto con i segnali che inviamo sia noi che i nostri pazienti, rende più pratica, la pratica della medicina”
L’allenamento al rilevamento e all’utilizzo della comunicazione non verbale è correlato con un aumento dell’empatia, competenza fondamentale soprattutto nelle relazioni di aiuto come quella tra naturopata e paziente. Senza empatia i risultati dei trattamenti non sono buoni, i pazienti sono meno disponibili a prendere le cure e a reagire positivamente agli effetti degli stessi.
Come facciamo ad allenarci ad utilizzare bene la nostra comunicazione non verbale? Quali sono i movimenti che più ci avvicinano al paziente?
Esistono degli indici comportamentali che rispecchiano specifiche emozioni e sono più efficaci nel momento in cui vogliamo trasmettere dei messaggi importanti.
Questi indici si trovano all’interno delle emozioni della gioia e della rabbia e più nello specifico sono:
- Movimenti illustratori a bacchetta che danno ritmo al parlato. Questi gesti sono positivi perché trasmettono sicurezza al paziente (Figura 1)
- Movimenti di apertura. Questi gesto è positivo perché ci rende disponibili verso la persona che abbiamo di fronte (Figura 2)
- Il sorriso sincero da utilizzare in particolare nella fase di approccio e da evitare invece nei momenti in cui si danno le informazioni tecniche (Figura 3)
Esistono poi degli indici comportamentali che vanno evitati perché rispecchiano emozioni che non sono positive nel momento in cui vogliamo trasmettere dei messaggi importanti.
Questi indici si trovano all’interno delle emozioni della paura e del disprezzo e più nello specifico sono:
- Movimenti di allontanamento con le mani in avanti (Figura 4)
- Espressioni di disprezzo come portare gli angoli della bocca verso l’interno (movimento 14) (Figura 5)
- Movimenti di chiusura come ad esempio tenere le braccia molto attaccate al corpo con le mani chiuse (Figura 6)
- Inoltre meglio evitare tutti i movimenti ripetitivi chiamati movimenti manipolatori che indicano un aumento di intensità emotiva che può creare ansia al paziente
Questi sono solo alcune dei movimenti positivi e negativi ma già con questi piccoli accorgimenti potrete migliorare di molto la vostra comunicazione non verbale.
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Bibliografia
Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.
Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.
Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.
Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.