Prevedere il rischio di ictus con l’analisi della comuninicazione non verbale
- 05-02-2019
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Un gruppo di ricerca finlandese guidato da Susan A. Everson (2018) ha rivelato che, a parità di condizioni di salute e età, gli uomini che riportavano un alto livello di rabbia espressa avevano il doppio della possibilità di avere un ictus rispetto agli uomini che riportavano più bassi livelli di rabbia.
Come riusciamo a riconoscere la rabbia dalla comunicazione non verbale del paziente?
Per arrivare ad un’attendibile interpretazione dell’emozione è fondamentale utilizzare tecniche e metodi di analisi della comunicazione non verbale. Essi permettono di descrivere in maniera oggettiva il comportamento e attribuire ad esso un significato attendibile.
Una persona che prova rabbia assume specifiche espressioni facciali. Esistono delle espressioni che ci possono indicare che la persona sta iniziando ad arrabbiarsi e queste sono:
- L’abbassamento e l’avvicinamento delle sopracciglia (movimento 4)
- Tensione delle palpebre inferiori (movimento 7)
- Assottigliamento delle labbra (movimento 23)
Esistono poi delle espressioni che esprimono l’emozione completa della rabbia. L’espressione che segue è una di queste ed è composta da un abbassamento e avvicinamento delle sopracciglia (movimento 4), uno sgranamento degli occhi (movimento 5) e una tensione della palpebra inferiore (movimento 7).
Anche per il corpo esistono tecniche e metodi per l’interpretazione dei vari movimenti
Il sistema elaborato da NeuroComScience (2013), il Body Coding System, permette di individuare i movimenti ed attribuire loro i vari significati.
Rabbia: il corpo che esprime rabbia presenta dei cambiamenti come:
- il tronco in avanti (T3 – tronco in avanti),
- le spalle indietro (SP4 – spalle indietro),
- passi e i piedi che si direzionano verso l’interlocutore,
- braccia che si spostano in avanti,
- movimenti delle mani a pugno (M16 – mani a pugno)
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- movimenti delle mani ad artiglio (M25 – mani ad artiglio)
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- aumentano alcune tipologie di gesti illustratori che sono le bacchette, movimenti che danno il ritmo al parlato, e gli indicatori, movimenti che indicano persone situazioni e cose.
E’ importante poi capire per quale motivo il paziente prova rabbia riuscendo ad individuare le parole stimolo ossia le parole che precedono la reazione.
Grazie ad un’attenta analisi della comunicazione non verbale riusciremo quindi ad avere un quadro più completo della situazione e comprendere quali sono le emozioni che possono andare contro la risoluzione del problema e la guarigione.
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Scopri le tecniche e i metodi di analisi della comunicazione non verbale
Bibliografia
Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.
Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.
Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.
Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.