Mentire in gruppo: facile o difficile?
- 21-06-2019
- Amministratore
Per studiare la comunicazione non verbale che differenzia le persone che mentono dalle persone sincere, gli studi recenti si sono basati su interviste collettive.
Anche se queste ricerche sono ancora agli inizi si è riusciti a distinguere le risposte sincere dalle bugie applicando protocolli di intervista specifici in cui all’interno vengono utilizzate varie tecniche come porre domande inaspettate oppure l’utilizzo del cambio turno forzato (Vrij e Granhag, 2014).
Per studiare la comunicazione non verbale che differenzia le persone che mentono dalle persone sincere, gli studi recenti si sono basati su interviste collettive.
Anche se queste ricerche sono ancora agli inizi si è riusciti a distinguere le risposte sincere dalle bugie applicando protocolli di intervista specifici in cui all’interno vengono utilizzate varie tecniche come porre domande inaspettate oppure l’utilizzo del cambio turno forzato (Vrij e Granhag, 2014).
Nelle interviste di gruppo, il cambio turno forzato è la tecnica che presuppone che una persona del gruppo si inserisca senza preavviso all’interno della risposta di una altro e continui a rispondere al suo posto.
In uno studio di Sen & Kuntay (2019 i partecipanti sono stati messi di fronte ad un evento reale in cui hanno sperimentato ad una potenziale violazione delle regole e successivamente sono stati intervistati collettivamente e in modo imprevisto sugli eventi precedentemente verificatesi.
90 coppie di bambini di età di 5-6 anni sono stati quindi inseriti in un paradigma di resistenza alla tentazione in cui uno sperimentatore adulto ha proibito di toccare dei giocattoli e ha lasciato i bambini da soli (per vedere cos’è un paradigma della resistenza vedi il video cliccando qui: https://www.youtube.com/watch?v=VsurBKPOmBI).
Le coppie di bambini sono state poi intervistate dallo sperimentatore per capire come hanno gestito e se hanno rispettato questa regola. È stata osservata la comunicazione non verbale durante tutta l’intervista in cui i bambini potevano mentire spontaneamente oppure mentivano su richiesta dello sperimentatore.
I bambini sinceri e quelli che mentivano hanno mostrato (1) differenze nella latenza della risposta, nello sguardo con l’amico e sull’uso dei gesti subito dopo la domanda ma erano (2) simili nella loro comunicazione non verbale durante l’intero colloquio nella condizione in cui veniva richiesto di mentire.
Questo è il primo studio che mostra che la comunicazione non verbale che accompagna il mentire è diverso quando un colloquio collettivo viene condotto in un contesto spontaneo o in un contesto pianificato aprendo ancora di più il dibattito di quando sia importante studiare la menzogna in contesti più ecologici e naturali possibili.
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Scopri le tecniche e i metodi di analisi della comunicazione non verbale
Bibliografia
Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.
Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.
Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.
Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.
Sen H.H. & Kuntay C.A. (2019). Nonverbal Markers of Lying During Children’s Collective Interviewing with Friends. Journal of Nonverbal Behavior, 43 (1), pp. 39-57
Vrij, A., & Granhag, P. A. (2014). Eliciting information and detecting lies in intelligence interviewing: An overview of recent research. Applied Cognitive Psychology, 28(6), 936–944