L’intelligenza emotiva e la leadership moderna

  • 31-07-2018
  • Amministratore

Il film d’animazione “Inside out” targato Disney-Pixar e vincitore dell’Oscar nel 2015 ha legittimato l’intelligenza emotiva di Joshua Freedman e Daniel Goleman al grande pubblico. I personaggi narrati interpretano le 5 emozioni possedute dalla nascita: Gioia, Rabbia, Tristezza, Disgusto e Paura insegnando come l’integrazione delle emozioni positive e negative genera un equilibrio interiore e un benessere psico-fisico.

Contrariamente a quanto ancora si crede, le emozioni non sono nemiche del pensiero razionale, anzi lo organizzano. Esse ci guidano nelle nostre scelte attraverso la percezione del mondo che abbiamo costruito durante la crescita. Inoltre, influiscono, organizzano e strutturano la vita sociale e relazionale. Per questi motivi è importante riconoscerle, padroneggiarle e coltivarle fin da bambini per renderle poteri, invece di sopprimerle.

Gli studi di D.Goleman sullo sviluppo dell’intelligenza emotiva “Eq” e le recenti scoperte scientifiche delle neuroscienze dimostrano l’importanza delle emozioni, come influiscono sull’individuo, nei luoghi di lavoro, nella società. Il modello sviluppato da Goleman, in più di 20 anni di ricerche, privilegia l’analisi e lo sviluppo del piano comportamentale, delle prestazioni sul posto di lavoro e dei problemi collegati alla leadership organizzativa.

Il mondo è cambiato, le abilità richieste dalla società moderna scardinano la vecchia concezione della leadership basata sul potere e sull’autorità. Non basta più l’attitudine al comando e le competenze tecniche per far quadrare i bilanci aziendali, condurre le organizzazioni, avere successo. Occorre essere capaci di creare gruppi di lavoro motivati ed efficaci, mobilitare risorse ed energie, esercitare la difficile arte dell’autocontrollo e della critica senza rinunciare all’empatia. Queste sono alcune delle caratteristiche della nuova leadership emotiva positiva che richiede la nuova era industriale 4.0!

Lo psicologo Keltner, fondatore del Greater Good Science Center dell’Università di Berkelei, in California, dove si studiano la psicologia e le neuroscienze, chiamato per realizzare il film “Inside out” afferma che “Ognuno di noi ha un’emozione dominante che definisce la nostra personalità”, saperla riconoscere e utilizzarla nel nostro vivere quotidiano sprigiona benessere, felicità ed equilibrio psico-fisico che combacia nel lavoro con soddisfazione, successo e guadagno.

Un’altra interessante rivelazione delle ricerche scientifiche dimostra che il genere femminile è dotato di una maggiore intelligenza emotiva rispetto agli uomini, quindi la usa in modo diverso e ottiene risultati diversi (questo aspetto verrà approfondito nel prossimo articolo).

Coloro che desiderano iniziare ad allenare la propria intelligenza emotiva propongo un piccolo esercizio. Fermati 5 minuti e ponetevi una semplice domanda: “Qual è la mia emozione dominante, la conosco, la guido o ne sono sopraffatto/a?”.  Una volta scritta verificate i vostri comportamenti e confrontate se quello che credete corrisponde a come vi comportate.

 

 

Vi segnalo alcuni libri da leggere e vi invito a condividere nel blog, sarebbe un onore per me potervi guidare.

– Lavorare con intelligenza emotiva – D.Goleman – Ed. Ibur

– Intelligenza emotiva al cuore della performance – J. Freedmann – IlSole24Ore

– Essere Leader – guidare gli altri grazie all’intelligenza emotiva – D.Goleman – bestBUR

– Leadership emotiva – una nuova intelligenza per guidarci oltre la crisi – D.Goleman – bestBUR

http://www.marziagorini.it/

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