Linguaggio del corpo: sorriso e stress

  • 05-02-2019
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Lo psicologo si occupa della cura della mente e sappiamo che spesso è dalla mente che partono un sacco di problematiche anche fisiche. Nella società di oggi una delle maggiori problematiche è lo stress. E’ interessante vedere come il nostro linguaggio del corpo è in grado di influenzare il nostro stato psico-fisico. Vediamo uno studio di seguito.

Kraft e Pressman (2012), nel loro studio, hanno studiato 169 studenti universitari, dicendo loro che la ricerca riguardava lo studio del multitasking. I partecipanti sono stati collegati a un monitor che valutava la frequenza cardiaca durante l’intero esperimento, più alta è la frequenza e maggiore è lo stress che si sta vivendo.Ai partecipanti è stato chiesto di dedicare due minuti a svolgere un compito difficile utilizzando la loro mano non dominante per tracciare un disegno a forma di stella senza uscire da un contorno previsto, ciò che complicava ancora di più la loro performance era il fatto che vedevano la loro mano riflessa su uno specchio e quindi speculare.

Seguì un periodo di recupero di cinque minuti e poi un altro compito che induceva stress ossia immergere la mano in acqua ghiacciata per un minuto, un’esperienza dolorosa ma non dannosa.

Durante le attività di stress (non nei periodi di recupero), i partecipanti sono stati assegnati a condizioni che prevedevano l’utilizzo di un linguaggio del corpo diverso:

  • Gruppo di controllo (espressione neutra): avevano il compito di tenere delicatamente le estremità di alcune bacchette in bocca mentre rilassavano il loro viso.
  • Gruppo sorriso sociale senza consapevolezza: avevano il compito di tenere le estremità delle bacchette ma di contrarre il muscolo zigomatico maggiore.
  • Gruppo sorriso Duchenne senza consapevolezza: tenevano le bacchette incrociate in bocca mentre contraevano i loro muscoli zigomatici e anche i loro muscoli orbicolari dell’occhio.
  • Gruppo sorriso sociale con consapevolezza: veniva richiesto di sorridere.
  • Gruppo sorriso Duchenne con consapevolezza: veniva richiesto di sorridere realmente.

La differenza tra i gruppi consapevoli e non consapevoli è stata la differente richiesta da parte dei ricercatori: a quelli consapevoli veniva chiesto di sorridere mentre agli altri partecipanti veniva semplicemente detto come tenere il loro volto.

Ai partecipanti è stato fornito un servizio di coaching e mostrati esempi di foto di come dovrebbe apparire in ogni condizione il loro linguaggio del corpo. La loro fedeltà alle istruzioni è stata in seguito verificata da osservatori che riguardavano le videocassette.

I risultati indicano che indipendentemente dalla loro consapevolezza, i partecipanti sorridenti si sono ripresi più rapidamente dallo stress rispetto a quelli con espressioni neutre, inoltre, quelli che effettuavano i sorrisi Duchenne si sono ripresi più velocemente rispetto a quelli che effettuavano i sorrisi sociali.

Sembrerebbe quindi che il sorriso acceleri il recupero dallo stress, non è ancora chiaro quali siano i meccanismi biologici ma probabilmente il sorriso influenza il flusso sanguigno del cervello annullando gli effetti dello stress.

Questa ricerca ha importanti implicazioni sulla gestione del benessere perché può essere spunto per metodi e tecniche che aiutano a superare momenti difficili e stressanti. E’ importante però sottolineare che la scoperta di Kraft e Pressman si applica al recupero dallo stress a breve termine in quanto l’esposizione a lungo termine di emozioni che non si provano potrebbe essere controproducente e dannoso.

 

Per conoscere più approfonditamente le tecniche di analisi del linguaggio del corpo vi rimandiamo agli articoli del nostro blog: “Tecniche e strumenti per l’analisi della comunicazione non verbale” e “Tecniche e strumenti per l’analisi del linguaggio del corpo”

 

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    Bibliografia

    Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement

    Ekman, P. (2007) Emotions revealed.  New York: Holt.

    Kraft, Tara L., & Pressman, Sarah D. (2012). Grin and bear it: The influence of manipulated facial expression on the stress response. Psychological Science, 23(11):1372-8

    Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.

    Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.

    Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.

     

    
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