Si può realmente interpretare il linguaggio del corpo dei cani?

  • 11-02-2019
  • Amministratore

L’evoluzione ha progettato gli animali in modo che abbiano il linguaggio del corpo e relative espressioni distinte che riflettono il loro stato emotivo. Per un veterinario è importante conoscere come comunicano non verbalmente gli animali essendo l’unico canale comunicativo che hanno. Queste espressioni hanno uno scopo comunicativo che ci consente di selezionare comportamenti appropriati durante le interazioni sociali.

Quindi, se vediamo un individuo il cui volto ci indica che è arrabbiato, possiamo evitare di interagire con lui e evitare il conflitto. Sebbene tutto il linguaggio del corpo è coinvolto nel mostrare le emozioni, il volto è il canale a cui di solito si presta più attenzione.

Anche per i cani funziona così?

I cani hanno una varietà di espressioni facciali distinte, tuttavia per i cani le espressioni possibili sono molto più limitate a causa della loro conformazione e muscolatura.

In un recente studio (2013) due ricercatori, Tina Bloom e Harris Friedman hanno esplorato la nostra capacità di leggere con precisione le emozioni dai volti dei cani. I dati rivelano che in alcuni casi gli umani sono abbastanza precisi nel leggere i volti dei cani, ma in altri casi, la nostra capacità di interpretare le espressioni canine è piuttosto lacunosa.

Le espressioni testate appartengono a un pastore belga che è stato fotografato su uno sfondo uniforme e raffigurano le 6 emozioni primarie e una espressione neutra.

L’espressione felice è stata scattata mentre il cane stava aspettando di giocare con una palla, la paura è stata attivata visualizzando un paio di tagliaunghie per cani, la sorpresa fu innescata lanciando un gioco nella gabbia, la rabbia fu scatenata dalle minacce di un estraneo, per il disgusto è stato dato al cane un farmaco che trovava disgustoso e la tristezza è stata stimolata grazie ad un castigo per un comportamento scorretto.

A due gruppi di individui (esperti vs inesperti) è stato chiesto di valutare le fotografie indicando su una scala di valutazione la quantità di ciascuna emozione di base (felice, triste, sorpresa, disgusto, rabbia, paura e neutralità) presenti nelle foto.

Nel complesso, i ricercatori concludono che sia gli uomini esperti che quelli inesperti possono riconoscere le espressioni facciali canine e per certe emozioni siamo abbastanza precisi.

Riconosciamo un’espressione felice con un’accuratezza dell’88%. La seconda emozione meglio riconosciuta è la rabbia con un’accuratezza del 70%, sebbene un quarto dei partecipanti (25%) abbia identificato erroneamente questo come disgusto. La terza emozione meglio riconosciuta è stata la paura con una precisione del 45% anche se in questo caso un terzo dei partecipanti l’ha interpretata erroneamente come tristezza (33%). La nostra capacità di riconoscere la sorpresa non è molto buona (al 20%), ed è molto spesso erroneamente interpretata come paura (37%). Anche la tristezza è stata scarsamente riconosciuta (37%) e spesso confusa con la sorpresa (33%) e il disgusto (35%).

Certamente una scarsa capacità di leggere lo stato emotivo di un cane sarebbe dannosa per il nostro rapporto con i nostri animali domestici. Tuttavia bisogna ricordare che questo studio riguarda solo le espressioni facciali, e tutti coloro che interagiscono con i cani sanno che il cane parla con tutto il suo linguaggio del corpo (posizione della coda, postura etc.).

In altre parole, così come per l’umano anche per il cane devi prestare attenzione ai messaggi che invia tutto il suo linguaggio del corpo.

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    Bibliografia

    Bloom T. & Friedman H. (2013). Classifying Dogs’ (Canis familiaris) Facial Expressions from Photographs. Behavioral Processes, 96, 1-10

     

    
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