L’attrattività: dipende da ciò che hai o da quello che fai?

  • 19-09-2019
  • Amministratore

Si suggerisce che l’attrattiva fisica sia un indicatore biologico e quindi dovrebbe essere stabile. Tuttavia, alcuni elementi della comunicazione non verbale come la direzione dello sguardo e l’espressione facciale sembrano influenzare l’attrattiva del viso suggerendo che l’attrattività non sia una caratteristica stabile. 

In uno studio di Morrison et al. (2013) sono state confrontate le caratteristiche stabili dei volti con quelle variabili dovute alle diverse espressioni facciali. 

128 partecipanti hanno visto fotografie di 14 uomini e 16 donne che mostrano le sei espressioni facciali di base (rabbia, disgusto, paura, felicità, tristezza, sorpresa) e un’espressione neutra. Ogni valutatore ha visto ogni modello solo una volta con un’espressione scelta casualmente. L’effetto delle espressioni sull’attrattiva era simile nei volti di uomini e donne, sebbene diverse espressioni non fossero significativamente diverse l’una dall’altra. 

I risultati indicano che l’identità era 2,2 volte più importante rispetto all’emozione mostrata sai volti senza una differenza di genere, suggerendo quindi che l’attrattiva sia una caratteristica stabile. 

Dal momento che esistono delle caratteristiche statiche dei volti (forma del naso, lunghezza del viso etc.), le persone possono ancora essere in grado di percepire la struttura del viso qualunque sia l’espressione che il viso sta mostrando ed esprimere giudizi di attrattiva basati su questi segnali statici.

Ovviamente il fatto che le caratteristiche statiche siano più influenti non significa che la comunicazione non verbale non abbia un suo ruolo nell’attrattività. Molti studi hanno rivelato infatti che il sorriso ha una grossa influenza sulla percezione di attrattività di una persona. In particolare esiste un sorriso chiamato “sorriso seduttivo” che sembra essere molto efficace nel contesti di seduzione.

Come si fa a riconoscere il sorriso seduttivo dalla comunicazione non verbale? 

Le ricerche sulla seduzione dimostrano che quando le persone vogliono sedurre, in genere mostrano un leggero sorriso accompagnato da un contatto visivo diretto, la testa è direzionata non verso l’oggetto della seduzione.  

 

Codifica:  movimento 12 (innalzamento degli angoli della bocca), può comparire il movimento 7 (palpebra inferiore dell’occhio tesa), NON compare mai il movimento 6 (innalzamento delle guance), testa girata a destra (51) o a sinistra (52).

Decodifica: sorriso di seduzione   

NeuroComScience nasce nel 2012 con l’intento di portare in Italia le tecniche di analisi comportamentale impiegate dagli anni settanta negli Stati Uniti come ausilio alle attività di polizia, di intelligence ma anche di selezione e valutazione del personale, educazione e clinica. Il team di analisti coordinato dalla fondatrice di NeuroComScience, dottoressa Jasna Legiša, utilizza una metodologia di analisi del tutto peculiare unendo tecniche già collaudate ed altre create in maniera autonoma attraverso la sperimentazione in laboratorio. Il risultato è una prassi di indagine innovativa che permette di profilare in maniera veloce e precisa i soggetti esaminati fornendo molte più informazioni rispetto a quelle ottenibili con le tradizionali metodologie di analisi. Gli analisti di Neurocomscience garantiscono le loro consulenze in molti diversi campi.

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    Bibliografia

    Morrison R.E., Morris H.P. & Bard A. K. (2013). The Stability of Facial Attractiveness: Is It What You’ve Got or What You Do with It? Journal of Nonverbal Behavior, 37:2, pp 59-67.

    
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