Valutare l’intensità del dolore dalle espressioni del volto: tecniche di analisi della comunicazione non verbale

  • 31-01-2019
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La valutazione iniziale del dolore è il punto di partenza irrinunciabile per la cura mirata e globale, così come le successive rivalutazioni risultano fondamentali al fine di registrarne tempestivamente le eventuali modificazioni di intensità, sede e permettere l’adeguamento della terapia.

Una sistematica valutazione del dolore consente i seguenti risultati:

  • ottenere informazioni circa qualità e caratteristiche del dolore, fattori favorenti e allevianti e manifestazioni non verbali;
  • constatare l’impatto del dolore sulla qualità di vita del paziente;
  • analizzare lo stato emotivo-psicologico e le condizioni socio-ambientali;
  • prevenire e valutare gli effetti collaterali dei farmaci;
  • stabilire un punto di partenza sul quale pianificare i primi interventi;
  • scegliere gli interventi;
  • giudicare la risposta ai farmaci prescritti;
  • misurare l’efficacia nel tempo;
  • verificare l’aderenza alla cura.

Il meccanismo senso-emotivo del dolore provoca cambiamenti di aspetto sul volto e sul corpo del paziente. Vari studiosi hanno svolto ricerche per delineare tali espressioni e i risultati mostrano segni sia nella parte superiore che inferiore del volto e alcuni tratti nel comportamento dei gesti e della postura.

Per arrivare ad un’attendibile interpretazione è fondamentale utilizzare tecniche e metodi di analisi della comunicazione non verbale.

Come si riconosce il dolore sul volto del paziente?

Nell’ultima pubblicità della Sensodyne possiamo vedere come si contrae la parte superiore del volto

Riprendiamo di seguito un fotogramma per analizzare assieme la comunicazione non verbale del dolore

Come è possibile vedere da questa foto vi è:

  • un abbassamento delle sopracciglia (movimento 4),
  • le guance sono contratte (movimento 6),
  • le palpebre inferiori degli occhi sono tese (movimento 7),
  • il naso è arricciato (movimento 9),
  • gli occhi sono chiusi (movimento 43).

A questi movimenti si possono aggiungere poi una tensione delle labbra (movimento 20) oppure in alternativa possiamo avere una pressione delle labbra (movimento 24).

L’intensità della espressione può essere forte o debole a seconda della potenza della contrazione muscolare.

Osservando queste modifiche della comunicazione non verbale sul volto del paziente potrete quindi avere moltissime informazioni che vi aiuteranno a capire l’intensità del dolore e a monitorare nel tempo se la terapia sta funzionando oppure necessità di modifiche ed adattamenti.

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    Bibliografia

    Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.

    Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.

    Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.

    Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.

    
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