Come valutare l’intelligenza emotiva grazie al linguaggio del corpo

  • 01-03-2019
  • Amministratore

L’intelligenza emotiva si riferisce alla capacità di identificare e gestire le proprie emozioni, così come le emozioni degli altri. Sebbene ci sia qualche disaccordo tra gli psicologi su quali siano le reali componenti dell’intelligenza emotiva, generalmente si dice che includa almeno tre abilità:

  1. la consapevolezza emotiva, o la capacità di identificare e nominare le proprie emozioni;
  2. la capacità di sfruttare le emozioni e applicarle a vari compiti come ad esempio risolvere i problemi;
  3. la capacità di gestire le emozioni, che include sia la regolazione delle proprie emozioni sia rallegrare o calmare le altre persone.

 

Al momento non esiste un test o una scala convalidata per studiare l’intelligenza emotiva, così come esiste per il quoziente intellettivo Q.I. Nonostante questo fatto, il concetto di intelligenza emotiva ha avuto un grande sviluppo soprattutto in ambito lavorativo.

Moltissime aziende richiedono, durante i processi di selezione di nuovi collaboratori, la valutazione di dell’intelligenza emotiva in quanto è idea ormai consolidata e comune che un alto livello di intelligenza emotiva è correlata con una maggiore probabilità di essere un leader o un collaboratore migliore e avere migliori prestazioni lavorative.

Un utile strumento per studiare l’intelligenza emotiva è l’analisi del linguaggio del corpo. Ogni emozione infatti ha uno specifico linguaggio del corpo e questo permette di differenziare le reazioni emotive in base a vari contesti e capire se le emozioni provate dalla persona analizzata sono funzionali o no rispetto al profilo che si vuole selezionare.

Facendo un esempio pratico se vogliamo valutare se la persona è capace di sfruttare le proprie emozioni per risolvere i problemi quando chiederemo al soggetto di raccontarci un ultimo problema lavorativo che ha dovuto risolvere dovremo vedere, attraverso il suo linguaggio del corpo, alcune emozioni come la determinazione, la rabbia, la paura. L’emozione della paura però non dovrà essere troppo presente (con numerose espressioni di paura, movimenti delle mani troppo frequenti, postura molto chiusa etc.) altrimenti si rischia di avere di fronte una persona che davanti ad un problema si bloccherà oppure lo eviterà. Ecco che tramite l’analisi del linguaggio del corpo potremo scoprire se le emozioni che si attivano sono funzionali o meno.

 

 

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