L’importanza della comunicazione non verbale nella relazione con l’intervistato
- 01-02-2019
- Amministratore
In campo investigativo l’attenzione principale è sempre sulle dichiarazioni verbali dell’intervistato e sui movimenti del corpo che sta trasmettendo durante il racconto.
Lo studio effettuato da Otu (2015) sostiene che anche i poliziotti devono rendersi conto che stanno inviando messaggi con la loro comunicazione non verbale ai sospettati.
Questo studio rivela infatti che la comunicazione non verbale tende a dare molte più informazioni rispetto a quella verbale e dovrebbe aiutare i funzionari a stabilire autorità e dominanza e inviare messaggi di sicurezza.
Investigatori e analisi della comunicazione non verbale
Nell’area investigativa è importantissimo saper utilizzare le giuste espressioni e gesti in funzione del momento e della situazione ed esistono tecniche e metodi scientifici per l’individuazione dei movimenti del corpo e delle espressioni facciali.
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La comunicazione non verbale e la dominanza
Abbiamo accennato prima alla dominanza e vedremo che in realtà l’approccio che molte volte si vede nei film, quello esageratamente dominante, non è funzionale a creare il rapporto con l’interlocutore e reperire informazioni utili.
E’ importante però sapere quali sono le emozioni e di conseguenza i gesti e le espressioni che ci rendono dominanti perché questo tipo di comportamento sarà comunque utile in alcuni momenti dell’interazione.
Qui di seguito passeremo quindi in rassegna alcuni movimenti ed espressioni dominanti.
Espressioni di gioia
L’espressione di gioia è molto positiva perché aiuta ad affiliare e a creare il rapporto. Va utilizzato principalmente nella fase di approccio e non bisogna abusarne altrimenti si perde credibilità.
Figura 1: l’unico sorriso vero è quello in cui si trovano il movimento 6 (innalzamento delle guance e comparsa di rughe a zampe di gallina) e il movimento 12 (innalzamento degli angoli della bocca)
Movimenti di apertura
Aiutano ad avvicinarsi all’intervistato e a lanciare un messaggio di disponibilità
Lievi espressioni di rabbia
In alcuni momenti può essere utile utilizzare lievi espressioni di rabbia per dimostrare sicurezza e dominanza.
Vediamo assieme alcune espressioni:
Figura 2: abbassamento e avvicinamento delle sopracciglia (movimento 4)
Ricordiamo che questo movimento deve essere rapido perché altrimenti può avere altri significati come la concentrazione ad esempio
Figura 3: tensione delle palpebre inferiori (movimento 7)
Anche questo movimento deve essere rapido perché altrimenti può avere altri significati come l’attenzione e la focalizzazione
Espressioni complesse di rabbia
Mostrare molta rabbia durante l’intervista investigativa non è positivo perché non si crea il giusto clima di fiducia e si viene visti come ostili.
L’espressione che segue è una di quelle espressioni da evitare:
Figura 4: abbassamento e avvicinamento delle sopracciglia (movimento 4), uno sgranamento degli occhi (movimento 5) e una tensione della palpebra inferiore (movimento 7).
Movimenti illustratori: bacchette e indicatori
I movimenti illustratori sono quei movimenti effettuati con mani e braccia che sottolineano ciò che diciamo verbalmente. Si dividono in varie categorie ma quelle che rientrano nell’emozione della rabbia e quindi ci rendono dominanti sono:
- le bacchette: che indicano il tempo o il ritmo e servono per enfatizzare un concetto – Figura 5
- Gli indicatori: indicano persone, cose, situazioni; vengono utilizzati per puntualizzare – Figura 6
Prestate quindi molta attenzione alla vostra comunicazione non verbale perché può avvantaggiarvi o svantaggiarvi, dipende da come la utilizzate.
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Scopri le tecniche e i metodi di analisi della comunicazione non verbale
Bibliografia
Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.
Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.
Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.
Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.
Out N. (2015). Decoding Nonverbal Communication in Law Enforcement. Salus Journal; Issue 3, Number 2, 1-16