I gatti sono emotivamente intelligenti?
- 22-05-2019
- Amministratore
Se chiedete alle persone non amanti dei gatti il perché di questa avversione molto probabilmente la maggior parte vi riferirà che sono degli animali egoisti, che tornano solo per mangiare e quindi non sono fedeli e affettuosi a differenza di altri animali come ad esempio i cani.
La ricerca scientifica in questo senso vi sorprenderà perché non supporta esattamente le teorie dei “gatto-scettici”.
Recenti ricerche sul riconoscimento felino delle emozioni hanno evidenziato che i gatti possono riconoscere il linguaggio del corpo e si comportano in modo diverso rispetto alle diverse emozioni espresse. Uno studio effettuato da Jennifer Vonk e Moriah Galvan (2015), dell’Università di Oakland, condotto su 12 gatti, infatti, ha verificato che questo animale è sensibile allo stato emotivo del padrone. I gatti osservati durante la ricerca rimasero vicino al proprietario durante stati d’animo felici, ossia espressioni sorridenti e posture del corpo in apertura mentre si comportavano in maniera difensiva quando il proprietario corrugava la fronte e quindi mostrava espressioni di rabbia.
Ovviamente l’intelligenza emotiva è caratterizzata da diverse competenze e non solo dalla capacità di riconoscimento delle emozioni negli altri. Altre caratteristiche importanti sono l’autoconsapevolezza e la gestione delle proprie emozioni.
Se per la competenza di riconoscimento emotivo, come abbiamo visto in precedenza, abbiamo dati scientifici per le altre competenze emotive mancano dati scientifici.
Alcuni ricercatori ritengono che i gatti siano ben consapevoli delle proprie emozioni e sanno come usarle, altri invece pensano che i gatti non siano consapevoli riguardo alle loro emozioni, ma essendo in grado di riconoscere le emozioni umane, riescono a modificare il loro comportamento e linguaggio del corpo in funzione di queste informazioni.
In questo ambito mancano ancora dati scientifici certi ma sicuramente possiamo iniziare a pensare che una certa attenzione e sensibilità per il linguaggio del corpo l’umano in questo animale ci sia.
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Bibliografia
Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.
Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.
Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.
Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.
Vonk J. & Galvan M. (2015). Man’s other best friend: domestic cats (F. silvestris catus) and their discrimination of human emotion cues. Animal Cognition, 19(1), pp 193-205