Espressione di dolore nella demenza
- 05-09-2019
- Amministratore
La comunicazione non verbale del dolore è importantissima in tutte le forme di valutazione del dolore ma ancor più in quelle situazioni in cui il paziente ha una ridotta capacità comunicativa a causa di grave compromissione cognitiva correlata alla demenza.
L’utilizzo della tecnica di analisi delle espressioni facciali si è rivelata molto importante per valutare le persone con demenza grave e ridotte capacità comunicative.
Si presume che vedere frontalmente un paziente consenta di fare valutazioni più valide ed affidabili anche se l’impatto dell’angolazione della visione non è nota. Questo effetto dell’angolazione è molto importante in quanto molto spesso per una serie di pratiche e esami non è possibile vedere il paziente frontalmente.
Browne e colleghi (2019) hanno videoregistrato video di adulti con e senza demenza usando delle telecamere in grado di catturare l’immagine da diversi punti di osservazione. La videoregistrazione è stata effettuata sia durante un esame di fisioterapia che aveva lo scopo di identificare aree dolorose sia durante un periodo di riposo (in cui si voleva individuare la baseline della comunicazione non verbale).
Le risposte facciali sono state codificate utilizzando dei sistemi di codifica e la codifica è stata condotta separatamente a seconda dell’angolazione del video. L’affidabilità del giudizio del personale addestrato era soddisfacente per tutti i tipi di angolazione mentre i giudizi degli osservatori non esperti erano più accurati per una visione laterale rispetto a quella frontale e mostravano una maggiore varianza nel differenziare situazioni non dolorose da quelle dolorose.
Questi risultati oltre a sottolineare l’importanza di saper analizzare in modo affidabile la comunicazione non verbale, secondo gli autori hanno implicazioni importanti per lo sviluppo di computer e algoritmi in grado di monitorare e interpretare le espressioni di dolore nei vari contesti.
NeuroComScience nasce nel 2012 con l’intento di portare in Italia le tecniche di analisi comportamentale impiegate dagli anni settanta negli Stati Uniti come ausilio alle attività di polizia, di intelligence ma anche di selezione e valutazione del personale, educazione e clinica. Il team di analisti coordinato dalla fondatrice di NeuroComScience, dottoressa Jasna Legiša, utilizza una metodologia di analisi del tutto peculiare unendo tecniche già collaudate ed altre create in maniera autonoma attraverso la sperimentazione in laboratorio. Il risultato è una prassi di indagine innovativa che permette di profilare in maniera veloce e precisa i soggetti esaminati fornendo molte più informazioni rispetto a quelle ottenibili con le tradizionali metodologie di analisi. Gli analisti di Neurocomscience garantiscono le loro consulenze in molti diversi campi.
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Bibliografia
- Erin Browne, Thomas Hadjistavropoulos, Kenneth Prkachin, Ahmed Ashraf, Babak Taati (2019). Pain Expressions in Dementia: Validity of Observers’ Pain Judgments as a Function of Angle of Observation. Journal of Nonverbal Behavior, 43:3, pp 309–327.