Differenze di genere nell’espressione delle emozioni

  • 12-07-2019
  • Amministratore

L’espressione delle emozioni è universale ed il linguaggio del corpo è un ottimo strumento per riconoscerle. Quando proviamo una determinata emozione, infatti, la nostra espressione cambia, i nostri movimenti si modificano, la nostra voce varia.

La motivazione per cui proviamo una determinata emozione invece è soggettiva e dipende da molti fattori tra cui gli stimoli a cui rispondiamo, i nostri valori e la nostra personalità.

 

 

I ruoli di genere nella tradizionale cultura americana suggeriscono che le ragazze esprimono più felicità, tristezza, ansia e vergogna e imbarazzo mentre i ragazzi esprimono più rabbia ed emozioni come il disprezzo.

Tuttavia Panjwani e colleghi (2016) hanno voluto studiare se i ruoli di genere e l’espressione emotiva possono essere diversi nelle famiglie a basso reddito ed etnicamente diverse, poiché i bambini e i genitori sono spesso esposti a maggiori fattori di stress ambientale e possono avere aspettative di vita diverse a seconda del genere.

Questo studio ha esaminato le differenze di genere nell’espressione delle emozioni negli adolescenti a basso reddito, una popolazione poco studiata. 179 adolescenti (14-17 anni) hanno partecipato al Trier Social Stress Test (TSST).

Il TSST (social stress test) di Treviri è una procedura di laboratorio utilizzata per indurre in modo affidabile lo stress nei partecipanti. Esistono diverse versioni del TSST quelle più recenti seguono uno schema simile al seguente:

Il periodo di stress indotto dura circa 15 minuti ed è suddiviso in componenti da 5 minuti. Prima dell’inizio del test, il partecipante è dotato di una flebo per la raccolta del sangue e di un cardiofrequenzimetro. L’induzione dello stress inizia con il partecipante che viene portato in una stanza dove sono presenti una giuria di tre giudici, insieme a una videocamera e un registratore audio.

La prima componente da 5 minuti è la fase di stress anticipatorio, durante la quale i giudici chiedono al partecipante di preparare una presentazione di 5 minuti. Nella maggior parte degli studi questa presentazione è inquadrata come parte di un colloquio di lavoro. Inoltre, i giudici sono stati addestrati a mantenere espressioni neutre per tutta la durata del test. Al partecipante è consentito utilizzare carta e penna per organizzare la presentazione, ma questo documento viene poi inaspettatamente portato via da loro quando è il momento di iniziare la presentazione.

Durante la presentazione di 5 minuti, i giudici osservano il partecipante senza commenti. Se il partecipante non usa tutti i 5 minuti, gli chiedono di continuare. Questo va avanti fino a quando non sono stati utilizzati tutti i 5 minuti.

La presentazione è immediatamente seguita da un compito aritmetico, durante il quale al partecipante viene chiesto di contare all’indietro da 1.022 sottraendo sempre 13. Se viene commesso un errore, allora devono ricominciare dall’inizio. Questo passaggio dura 5 minuti ed è seguito da un periodo di recupero.

Subito dopo il test c’è un debriefing, in cui al partecipante viene riferito che lo scopo del test era quello di creare stress, e che i risultati non sono in alcun modo una riflessione sulle sue capacità personali. La saliva e i campioni di sangue continuano a essere raccolti dopo che è terminato il periodo di induzione dello stress.

Nello studio di Panjwani e colleghi, codificatori esperti avevano il compito di valutare il linguaggio del corpo e in particolare le espressioni emotive di felicità, tristezza, ansia, vergogna, imbarazzo, rabbia e disprezzo degli adolescenti durante tutto il Test.

Le analisi hanno dimostrato che, coerentemente con i ruoli di genere, le ragazze esprimevano livelli più elevati di felicità e vergogna rispetto ai ragazzi. Mentre, contrariamente ai tradizionali ruoli di genere, le ragazze hanno mostrato livelli più elevati di disprezzo rispetto ai ragazzi e non c’erano differenze per quanto riguarda l’emozione della rabbia presente in modo uguale sia nei ragazzi che nelle ragazze.

Questo dati suggeriscono che le differenze di genere nelle manifestazione delle emozioni possono variare in base al contesto sociale. Riuscire ad utilizzare delle tecniche oggettive di analisi del linguaggio del corpo ci permette di non valutare in base a stereotipi e di riuscire a riconoscere la reale emozione provata in modo da entrare in relazione con l’altro/a in modo più efficace e funzionale.

 

 

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    Bibliografia

    Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.

    Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.

    Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.

    Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press

    Panjwani N., Chaplin M.T., Sinha R. & Mayes C.L. (2016). Gender differences in emotion expression in low-income adolescent under stress. Journal of Nonverbal Behavior, 40:2, pp 117-132

     

    
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