La comunicazione non verbale del dolore neonatale

  • 31-01-2019
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Un’ultima rassegna pubblicata da un gruppo di ricercatori italiani guidato da Cecilia Domenicali (2014) riporta i vantaggi e i limiti di sette scale disponibili per la valutazione della comunicazione non verbale del dolore neonatale.

Il dolore del neonato non è facile da valutare, perché il neonato è un paziente pre-verbale che non può comunicare il dolore in modo verbale.

Per questo motivo, negli ultimi anni sono state sviluppate molte scala che includono sia parametri fisiologici che indicatori comportamentali.

Tutte le scale presenti nella rassegna hanno degli indicatori che fanno riferimento alla comunicazione non verbale.

In questo articolo riportiamo la scala Neonatal Facial Coding System (NFCS). Questa scala22 si fonda sull’osservazione del comportamento facciale e si ispira al Facial Action Coding System (FACS) di Ekman, Friesen and Hager, un sistema per la codifica delle azioni facciali che descrive tutti i movimenti resi possibili dalla conformazione anatomica dei muscoli mimici.

Gli indicatori su cui si basa la scala sono:

L’utilizzo di questa scala è uno strumento molto utile per la valutazione del dolore neonatale ma necessita di un periodo di addestramento. L’addestramento consiste nell’allenarsi a rilevare i movimenti dei muscoli facciali tramite tecniche scientifiche di osservazione.

Per conoscere più nello specifico come funzionano queste tecniche di analisi della comunicazione non verbale vi rimandiamo agli articoli sulle espressioni facciali e   sui movimenti del corpo.

    Vuoi saperne di più? Scarica l’approfondimento sull’analisi delle espressioni facciali e i corsi di comunicazione non verbale!

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      Bibliografia

      Domenicali C., Ballardini E., GaraniG. e Pignatti (2014). Le scale per la valutazione del dolore neonatale: Una rassegna (Neonatal pain assessment scales: A review), Medico e Bambino, 33(4):223-231

       

      
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