La comunicazione non verbale e l’autostima
- 06-02-2019
- Amministratore
Ogni volta che una persona vede un’altra vede i movimenti del corpo, lo sguardo, le espressioni facciali (neutre o emotive) e altri segnali della comunicazione non verbale. La frequenza dei segnali è dinamica in quanto le emozioni, gli atteggiamenti e il comportamento di chi osserva rispondono automaticamente ai segnali non verbali degli altri (ad es. Dimberg et al., 2000; Murphy & Zajonc, 1993; Tiedens & Fragale, 2003; Weisbuch & Ambady, 2009).
Poche ricerche hanno esaminato come risponde l’autostima alla comunicazione non verbale degli altri.
In uno studio effettuato da Wirth e colleghi (2010) i partecipanti guardavano dei video di 2 minuti in cui una persona aveva lo sguardo diretto oppure evitante. I partecipanti sottoposti alle condizioni di sguardo evitante hanno mostrato una ridotta autostima nelle autovalutazioni suggerendo che l’autostima può essere sensibile anche ad un singolo indizio non verbale: lo sguardo oculare.
Sebbene le persone spesso interagiscano con singoli individui, questi mostrano più segnali non verbali non solo lo sguardo.
Un’altra ricerca effettuata da Lamer e colleghi (2015) ha voluto studiare come risponde l’autostima al feedback fornito dalla comunicazione non verbale facciale della persona che abbiamo di fronte.
Nello studio l’autostima si riduceva tra i partecipanti che vedevano volti arrabbiati rispetto ai partecipanti che vedevano facce neutre o felici. Questa variazione del valore dell’autostima si verificava solo in risposta ai volti che mostravano uno sguardo diretto e non evitante.
L’insegnante e la comunicazione non verbale
I dati dello studio visto precedentemente sono molto importanti perché ci dimostrano come, con la nostra comunicazione non verbale, possiamo influenzare l’altro.
Pensiamo quindi quanta influenza può avere la comunicazione non verbale di un insegnante sull’apprendimento di un bambino. Fortunatamente esistono training e corsi in cui si può imparare a comunicare utilizzando tecniche e metodi di analisi del comportamento non verbale.
Per conoscere più approfonditamente le tecniche di analisi della comunicazione non verbale vi rimandiamo agli articoli sulle espressioni facciali e i movimenti del corpo del nostro blog.
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Scopri le tecniche e i metodi di analisi della comunicazione non verbale
Bibliografia
Dimberg, U., Thunberg, M., & Elmehed, K. (2000). Unconscious facial reactions to emotional facial expressions. Psychological Science, 11,86–89.
Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement
Ekman, P. (2007) Emotions revealed. New York: Holt.
Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.
Lamer A.S., Reeves L.S., Weisbuch M. (2015). The nonverbal environment of self-esteem: Interactive effects of facial-expression and eye-gaze on perceivers’ self-evaluations. Journal of Experimental Social Psychology, 56, pp.130–138
Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.
Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.
Murphy, S.T., & Zajonc, R.B. (1993). Affect, cognition, and awareness: Affective priming with optimal and suboptimal stimulus exposures. Journal of Personality and Social Psychology, 64,723–739.
Tiedens, L.Z., & Fragale, A.R. (2003). Power moves: Complementarity in dominant and submissive nonverbal behavior. Journal of Personality and Social Psychology, 84, 558–568.
Weisbuch, M., Pauker, K., & Ambady, N. (2009). The subtle transmission of race bias via televised nonverbal behavior. Science, 326, 1711–1714.