Sei quello che indossi
- 14-06-2019
- Amministratore
Si dice che la prima impressione sia quella che conta ed effettivamente molte ricerche sulla comunicazione non verbale confermano il dato che il nostro giudizio avviene entro i 5 minuti di contatto con una persona. A fare da padrone in questa valutazione è la comunicazione non verbale che sembra essere l’elemento essenziale per la valutazione.
Pochi sono però gli studi che hanno messo in relazione i segnali di apparenza con altri canali della comunicazione non verbale.
La ricerca di Kuster e colleghi (2019) mira ad indagare l’impatto degli stereotipi della posizione sociale, evocati dall’abbigliamento e dalla postura sulla percezione della persona.
Per fare questo attraverso animazioni computerizzati sono stati creati avatar con diversi tipi di abbigliamento (infermiera, militare, casual) e diverse posture (aperta, chiusa).
Nello Studio 1 (N = 164), i partecipanti hanno attribuito più empatia agli avatar che indossavano la divisa da infermieri rispetto all’uniforme militare o al vestito casual. Quando si aggiungeva anche il parametro della postura, lo studio 2 (N = 312) dimostra che le valutazioni di empatia e dominio sono influenzate sia dall’abbigliamento che dalla postura.
Questo effetto è stato replicato nello Studio 3 (N = 163) anche per gli avatar femminili, nel senso che le posizioni aperte delle infermiere aumentavano i livelli di empatia e diminuivano i livelli di dominanza, ed entrambe queste modifiche portavano ad un livello di competenza percepita maggiore. Al contrario, per gli avatar maschili, la postura non ha influenzato direttamente l’attribuzione della competenza, era più l’abbigliamento che prevedeva la dominanza e l’empatia percepita.
Questi dati dimostrano che elementi della comunicazione non verbale come la postura e l’abbigliamento, vengono utilizzati per inferire caratteristiche personali. Risulta quindi molto importante essere consapevoli di queste influenze per poter scegliere il giusto abbigliamento e la giusta comunicazione non verbale da attuare in base a quello che vogliamo trasmettere agli altri.
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Bibliografia
Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.
Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.
Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.
Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.
Kuster D. & Krumhuber G. E. (2019). You are What You Wear: Unless You Moved—Effects of Attire and Posture on Person Perception. Journal of Nonverbal Behavior, 43 (1), pp 23-38