Quanto la nostra attenzione viene attirata dalle espressioni emotive

  • 28-06-2019
  • Amministratore

Stimoli visivi ed uditivi che esprimono un’emozione sono in grado di attirare la nostra attenzione. Quando vediamo quindi un volto che esprime paura tendiamo a venir catturati di più rispetto ad un volto neutro. Questo perché le emozioni e lo stato d’animo degli altri sono degli indici che alzano la nostra soglia attentiva, la comunicazione non verbale infatti è una delle prime comunicazioni che apprendiamo.

La maggior parte degli studi su questo tema ha verificato l’influenza delle emozioni considerando parametri della comunicazione non verbale singolarmente e quindi utilizzando stimoli visivi o stimoli uditivi ma non considerando la loro azione intermodale.

Lo studio di Carlson e colleghi (2018) ha voluto vedere se i segnali sonori di pericolo di una voce umana potenziavano l’effetto del richiamo dell’attenzione rispetto alla sola visione di un’espressione di paura ipotizzando che l’attenzione veniva maggiormente catturata quando entrambi i segnali di paura (visivi e uditivi) venivano presentati assieme.

Per verificare questa ipotesi, i ricercatori hanno utilizzato un compito multimodale in cui i volti paurosi erano abbinati a tre categorie di suoni: nessun suono, vocalizzazioni umane non angoscianti e vocalizzazioni umane angoscianti.

I volti con l’espressione di paura ha catturato l’attenzione in tutte e tre le condizioni del suono. Inoltre, questo effetto è stato potenziato quando i volti paurosi sono stati abbinati a segnali di pericolo uditivo.

I risultati quindi suggeriscono che l’attenzione emotiva è facilitata dall’integrazione multisensoriale ossia quando due parametri della comunicazione non verbale (voce ed espressioni facciali in questo caso) vengono presentati assieme.

Vediamo di seguito come si riconosce la paura sul volto di una persona:

Figura 1: innalzamento e avvicinamento delle sopracciglia (Movimenti 1+2+4)

Figura 1

Figura 2: La tensione delle labbra (movimento 20)

Figura 2

Figura 3: gli occhi sgranati (movimento 5)

Figura 3

Anche per il corpo esistono tecniche e metodi per l’interpretazione dei vari movimenti; il sistema elaborato da NeuroComScience (2013), Il Body Coding System, permette di individuare i movimenti ed attribuire loro i vari significati.

Il corpo che esprime paura presenta dei cambiamenti come: il tronco indietro e incurvato, i passi e i piedi che si direzionano via dall’interlocutore, le braccia sempre a contatto con il corpo, le mani nella paura sono il più delle volte una appoggiata all’altra o una racchiusa nell’altra (Figura 4).

 

Figura 4

 

 

Scarica l’approfondimento sull’analisi delle espressioni facciali e i corsi di linguaggio del corpo!

    Email *

     

    Scopri le tecniche e i metodi di analisi della comunicazione non verbale

     

    Bibliografia

    Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.

    Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.

    Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.

    Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press

    Carlson M.J., Conger S. & Sterr J. (2018). Auditory Distress Signals Potentiate Attentional Bias to Fearful Faces: Evidence for Multimodal Facilitation of Spatial Attention by Emotion. Journal of Nonverbal Behavior, 42:4, pp 417-426

     

    
    Share This