Capire le Diverse Emozioni

  • 13-05-2018
  • Amministratore

Le emozioni primarie sono geneticamente determinate, universali e presenti sin dai primi

Corso sulle tecniche e motodi di lettura delle espressioni facciali

mesi di vita. Sul numero delle emozioni di base non vi è accordo tra gli studiosi. In effetti, esse sarebbero otto per Tomkins (1962, 1970), sei per Ekman e Friesen (1971), otto per Izard (1977) e cinque per Jonson – Laird e Oatley (1988). Gli studiosi concordano sulle seguenti sei : gioia, disgusto, paura, sorpresa, rabbia e tristezza. Si tratta delle cosiddette grandi famiglie a cui appartengono più espressioni emozionali unite da una stessa collocazione di significato. Ad esempio, nella famiglia della sorpresa rientrano la sorpresa sincera, quella simulata, quella annoiata, e così via.

Oltre alle emozioni di base, presenti fin dalla nascita o dai primi mesi di vita, esiste una gamma di emozioni secondarie, chiamate anche emozioni sociali o complesse. Esse sono tipicamente umane, a differenza delle emozioni primarie, che invece sono comuni anche ai primati non umani.

Le emozioni si esprimono attraverso le espressioni facciali, quelle motorio gestuali e gli aspetti non verbali del parlato. Il modo più attendibile per interpretare le espressioni emozionali è quello di utilizzare tecniche e metodi di lettura non verbale.

In questo articolo si pone l’attenzione sull’analisi delle espressioni facciali.

Un recente metodo scientifico di interpretazione delle espressioni facciali, ISFE (Interpretative System of Facial Expressions), raccoglie una numerosa gamma di movimenti e loro significati. Questo sistema di analisi utilizza i codici numerici del sistema di Hjorstjo (poi ripreso nel Facial Action Coding System) e le indicazioni prese dalla letteratura vengono integrate e ordinate sulla base del criterio di appartenenza ad una o più famiglie di emozioni. Sono considerate sia le emozioni primarie, sia quelle secondarie, sia altri segnali facciali quali i manipolatori, gli illustratori e i regolatori.

CERCA di interpretare i sorrisi. Il sorriso è l’espressione di gioia. Nell’immaginario collettivo infatti, il sorriso è il mezzo attraverso il quale si manifestano soltanto le espressioni positive, ma in realtà non sempre è così. Ci sono numerosi tipi di sorriso e, utilizzando le tecniche e i metodi di analisi facciale, siamo in grado di distinguere quando qualcuno sorride perché è effettivamente felice da quando ci sorride, ma il suo sorriso non è sincero. Il sorriso è un’espressione più complicata di quanto si pensa comunemente. Vediamo in dettaglio utilizzando come leggere i sorrisi utilizzando l’analisi delle espressioni facciali.

1. L’unico sorriso che esprime la pura emozione di gioia è il sorriso cosiddetto sentito. Come indicano le tecniche di analisi delle espressioni facciali, il sorriso sentito è il risultato di una determinata configurazione muscolare prodotta dalla contrazione sia del muscolo zigomatico maggiore sia del muscolo orbicolare dell’occhio nella sua parte esterna. Una variante di questa tipologia può essere la contrazione della parte più esterna dell’orbicolare dell’occhio, in combinazione con l’apertura

della bocca.

 

 

2. Il sorriso cosiddetto sociale, o falso, non è accompagnato dall’azione dei muscoli intorno agli occhi. In esso può comparire la tensione della palpebra inferiore e l’apertura della bocca. Inoltre il tempo di stacco e l’evoluzione possono apparire palesemente inappropriati: in altre parole, il sorriso può scomparire bruscamente, oppure può essere eseguito a scatti. Inoltre il sorriso falso è più asimmetrico del sorriso sentito.

 

 

 

INTERPRETA le espressioni facciali di interesse
Nella tecnica di analisi delle espressioni facciali di Izard, il MAX/AFFEX, l’ interesse è considerata come un’emozione neutrale, né positiva né negativa.

Una prima variante dell’espressione facciale di interesse include le azioni tipiche della mimica completa della sorpresa, però con una durata più lunga di vari secondi. La seconda variante delle espressioni del volto dell’interesse è contraddistinta dall’abbassamento e avvicinamento delle sopracciglia. Questa seconda tipologia denota concentrazione e alto interesse.

 

 

RICONOSCI la sorpresa. L’espressione facciale emozionale della sorpresa sincera dura meno di un secondo. Per evitare di confondere alcune espressioni di sorpresa sincera con quelle dell’emozione di interesse, è necessario distinguere la durata. Utilizzando le descrizioni in tecniche e metodi di analisi delle espressioni facciali si riportano alcuni esempi di espressioni di sorpresa.

L’espressioni facciale prototipica della sorpresa è composta dall’innalzamento delle sopracciglia, insieme con lo sgranare gli occhi. Per distinguere la sorpresa sincera da quella simulata, si tenga presente che nella sorpresa sincera deve verificarsi il movimento di apertura della bocca con la mandibola rilassata per una durata breve.

COGLI sul volto le sfumature della paura
Le espressioni facciali dell’emozione di paura presentano molti movimenti in comune con quelle della sorpresa, perciò le due emozioni possono essere facilmente confuse. Tuttavia, con le tecniche e i metodi di lettura delle espressioni facciali si raggiunge un’alta precisione nell’interpretazione delle diverse espressioni emozionali.

 

Riguardo alla parte superiore del volto, la configurazione dell’innalzamento e avvicinamento delle sopracciglia è prototipica della famiglia della paura. Nella parte inferiore del volto, invece, l’emozione di paura produce lo stiramento degli angoli delle labbra.

 

 

 

 

CERCA di leggere il disgusto
L’arricciamento del naso è prototipico dell’espressione facciale di disgusto. Un altro movimento riportato in letteratura è il sollevamento del labbro superiore.

 

 

 

Le informazioni sulle interpretazioni delle espressioni facciali sono tante, questo era un primo assaggio 🙂

Scopri le tecniche e i metodi di analisi del comportamento non verbale

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