RIMEDI COGNITIVI E ADDESTRAMENTO ALLE EMOZIONI PER L’ANORESSIA NERVOSA.
- 06-12-2014
- Amministratore
L’anoressia nervosa (AN) è un grave disturbo con alti livelli di cronicità (Steinhausen & Weber, 2009), disabilità e mortalità (Button, Chadalavada & Palmer, 2010), ma i progressi nello sviluppo di un trattamento psicologico efficace di adulti con AN rimane limitato (Agras et al, 2004;. Treasure, Claudino, e Zucker, 2010).
Numerosi studi hanno evidenziato alterazioni della logica e del pensiero razionale (cognizione “a freddo”) tra cui la capacità di comprensione del contesto (Lopez, Tchanturia, Stahl & Treasure, 2008; Harrison, Tchanturia, Treasure, 2011), il processo decisionale (Tchanturia, et al, 2011a) e la flessibilità cognitiva (Roberts, Tchanturia, Stahl, Southgate, Treasure, 2007; Tchanturia, et al, 2011b; Tchanturia et al, 2012) negli adulti con AN, nonché alterazioni della cognizione “a caldo”, basata sulle emozioni, sulla risposta emotiva e sulla motivazione.
Lo scopo di questo studio è stato quello di utilizzare le valutazioni neuropsicologiche per (i) analizzare le variazioni in termini di flessibilità cognitiva, capacità di comprensione del contesto e processo delle emozioni nei pazienti con AN prima e dopo un trattamento a breve termine (10 settimane) e (ii) valutare la grandezza delle variazioni tra i gruppi in termini di flessibilità cognitiva, capacità di comprensione del contesto ed elaborazione delle emozioni nei pazienti che hanno ricevuto il Cognitive Remediation Training e una formazione sulle emozioni (CREST) più il trattamento consueto (gruppo CREST) rispetto ai pazienti che hanno ricevuto solo il TAU (gruppo TAU), cioè il trattamento consueto.
I partecipanti sono stati reclutati tra i pazienti di due unità specializzate nei disturbi dell’alimentazione nel Regno Unito. I pazienti trattati con CREST sono stati reclutati da Londra (Bethlem Royal Hospital) e i pazienti trattati con TAU sono stati reclutati da Manchester (Cheadle Royal Hospital). Quarantasei partecipanti, reclutati dall’ospedale di Londra hanno completato le valutazioni di base; di questo gruppo 11 pazienti (24%) sono usciti dal trattamento. Nel gruppo TAU 34 pazienti hanno completato le valutazioni di base e 25 (73.5%) pazienti hanno completato le valutazioni al tempo 2.
Trattamento CREST: si tratta di un trattamento individuale a bassa intensità, breve (45 minuti per 10 sessioni) per pazienti ricoverati con AN (Money, Davies, e Tchanturia, 2011a, Money, Genders, Treasure, Schmidt, e Tchanturia, 2011b). Ha lo scopo di indirizzare stili di pensiero rigidi e focalizzati sui dettagli (sessioni 1 e 2) ma pone maggiormente l’accento sullo sviluppo delle capacità di riconoscimento delle emozioni, la gestione e l’espressione delle emozioni e la capacità di notare le emozioni positive (sessioni 3-10).
Diversi moduli psico-educativi e di esercizi interattivi sono stati progettati all’interno del CREST per aiutare le persone a riconoscere (i) la funzione delle emozioni, (ii) come etichettare e identificare le emozioni in se stessi e negli altri, (iii) le intenzioni positive delle emozioni e le esigenze che le emozioni comunicano a sé stessi e agli altri e (iv) la pratica di come tollerare ed esprimere le emozioni.
L’ipotesi che le analisi sulle misure neuropsicologiche (cognizione a freddo e a caldo) non cambiano nel tempo nel gruppo TAU ed invece cambierebbero nel gruppo CREST è stata solo parzialmente confermata, considerando che il gruppo TAU non ha mostrato alcun cambiamento nel corso del tempo sulla capacità di comprensione del contesto o nei risultati dell’elaborazione delle emozioni; i risultati delle impostazioni della flessibilità cognitiva sono invece migliorati.
Il gruppo CREST ha anche dimostrato dei miglioramenti di flessibilità cognitiva e processo globale nell’elaborazione cognitiva, migliorando in tal modo la capacità di comprensione del contesto. Non ci sono stati miglioramenti nei risultati di elaborazione delle emozioni del gruppo CREST.
Nell’analisi tra i gruppi non vi erano differenze significative tra i gruppi CREST e TAU in nessuno dei domini neuropsicologici. Questo studio non supporta i precedenti risultati che suggeriscono che TAU da solo non migliora la flessibilità cognitiva (Tchanturia et al., 2004), mentre invece è migliorato in questo studio.
Tuttavia sui compiti di elaborazione delle emozioni il gruppo CREST ha mostrato una più grande
entità nella variazione nel compito di riconoscimento delle emozioni (anche se gli effetti non sono stati significativi) e ha anche dimostrato una tendenza a ridurre il bias dell’attenzione agli stimoli sociali rispetto al gruppo TAU che ha mostrato invece un aumento di bias dell’attenzione.
In sintesi questo studio non fornisce prove evidenti che l’aggiunta del CREST a un programma per pazienti ricoverati produca cambiamenti nelle prestazioni neuropsicologiche.
(Tratto dalla rivista scientifica European Eating Disorders Review, 2012 by Helen Davies, John Fox, Ulrike Naumann, Janet Treasure, Ulrike Schmidt & Kate Tchanturia)