Espressioni non verbali di dubbio e indici di menzogna
- 01-06-2018
- Amministratore
L’analisi delle espressioni non verbali consente di ricavare utili informazioni riguardo alle emozioni provate dalle persone rispetto ad un determinato stimolo (un oggetto, una persona, un argomento…) e, sebbene tutte le espressioni emotive siano importanti, tra le più frequenti e indicative troviamo quelle di dubbio. Questa emozione, infatti, si presenta spesso sul volto delle persone quando non conoscono ciò di cui si parla o non hanno pienamente compreso il significato di qualcosa. Gli ambiti in cui è particolarmente importante riconoscere tali segnali sono molti; basti pensare a quanto sia utile capire se un candidato, durante un colloquio di lavoro, ha una chiara visione dei compiti, oppure quanto sia importante verificare, soprattutto in ambito clinico ed educativo, se le persone a cui vogliamo trasmettere qualcosa ci stanno effettivamente comprendendo, o ancora valutare l’attendibilità delle dichiarazioni nell’ambito della sicurezza.
Una delle espressioni non verbali distintive del dubbio (o scetticismo e perplessità) consiste nell’innalzamento unilaterale delle sopracciglia per via della contrazione del muscolo frontale (1+2). Alcune varianti includono poi l’abbassamento e l’avvicinamento delle sopracciglia ad opera dei muscoli depressore, procero e corrugatore (4) e l’innalzamento di entrambe le sopracciglia (muscolo frontale). Sulla bocca invece possiamo trovare la contrazione dei muscoli mentale (17) e depressore del labbro (15) che causano rispettivamente l’innalzamento del mento e l’abbassamento delle estremità delle labbra. Attenzione però che questi movimento sono comuni a più emozioni, pertanto nell’analisi bisogna prendere in considerazione anche altre caratteristiche, come la durata delle contrazioni e il momento in cui queste si verificano (Legiša, 2015).
Indipendentemente dal fatto che ci si trovi in ambito aziendale, di vendita o clinico-educativo, una volta individuato un dubbio in relazione ad un determinato stimolo, questo va immediatamente chiarito. È utile perciò fare ulteriori domande per capire se la persona ha compreso ciò di cui si parla o se presenta delle incertezze al riguardo. Molte incomprensioni, sia in ambito professionale che personale, scaturiscono proprio da dubbi irrisolti. Aiutare quindi la persona con cui stiamo interagendo a chiarire le proprie perplessità è fondamentale al fine di evitare che questa, durante la relazione, si allontani da noi.
Gli indici di menzogna
Le espressioni di dubbio possono fornirci importanti indizioni anche sull’attendibilità delle informazioni. A livello comportamentale la menzogna è un’incongruenza tra il canale verbale e quello delle espressioni non verbale e questa discordanza può manifestarsi, per esempio, con espressioni di dubbio non esplicitate verbalmente. Recenti studi svolti da NeuroComScience in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste hanno evidenziato come questa, e altre tipologie di incongruenze, siano fino a 4 volte più frequenti nelle condizioni di menzogna rispetto a quando si è sinceri.
Come evidenziato da Vrij (2000) in una review su 37 studi, normalmente la percentuale di accuratezza nel rilevamento delle menzogne varia tra il 45% e il 60%, quando il 50% di precisione corrisponde al caso.
David Matsumoto e collaboratori (2014) hanno quindi voluto indagare in che misura le tecniche di analisi delle espressioni non verbali, dei canali facciale, motorio gestuale, paraverbale e verbale, possano migliorare le capacità di rilevazione dell’inganno. Nello studio sono state confrontate le prestazioni di alcuni agenti dell’FBI nel giudicare la veridicità di alcune interviste e dichiarazioni su opinioni personali, prima e dopo aver svolto un training di analisi comportamentale mirato al riconoscimento della menzogna.
I risultati hanno evidenziato un notevole progresso post training nella capacità di discriminare inganno e verità con una percentuale di miglioramento complessivo del 10%. In particolare, nel riconoscere le false interviste il miglioramento è stato del 25%!
Vuoi saperne di più? Scarica l’approfondimento sull’analisi delle espressioni di dubbio e menzogna!
Scopri le tecniche e i metodi di analisi del comportamento non verbale
Riferimenti
Legiša, J. (2015). Ti leggo in volto: Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.
Matsumoto, D., Hwang, H. C., Skinner, L. G., & Frank, M. G. (2014). Positive effects in detecting lies from training to recognize behavioral anomalies. Journal of Police and Criminal Psychology, 29(1), 28-35.
Vrij, A. (2000). Detecting lies and deceit: The psychology of lying and implications for professional practice. Wiley.