FACIAL ACTION CODING SYSTEM (FACS) – MIMICA FACCIALE

  • 16-05-2018
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Cos’è la tecnica FACS ? 

Corso sull’analisi delle espresulle tecniche e motodi di lettura delle espressioni facciali

Il F.A.C.S. , Facial Action Coding System, è un sistema per descrivere le variazioni degli aspetti sul volto dovuti alla contrazione dei muscoli facciali. Quindi si tratta di un metodo per descrivere le espressioni facciali.
E’ quindi un metodo di osservazione puramente descrittivo, e in quanto tale, non fornisce un significato interpretativo alla mimica facciale.Chi ha elaborato il FACS?

Nel 1978 Ekman e Friesen pubblicato il testo in cui spiegano il Facial Action Coding System (FACS). Presenta moltissime analogie al sistema di Hjortsjo. Aggiungono una serie di migliorie soprattutto nella spiegazione del manuale didattico nella versione più recente, del 2002, a cui agli autori appena citati si aggiunge Hager.
Nello stesso anno in cui esce il Manuale FACS viene pubblicato anche il Manuale HANEST,  elaborato da due ricercatori francesi, Ermiane e Gergerian. Esso ha lo stesso scopo del FACS, cioè quello di descrivere i movimenti facciali per studiare le relazioni tra la muscolatura e le emozioni. Anch’esso presenta molte similitudini con il manuale di Hjortstjo e conseguentemente con quello di Ekman e Friesen, come si può notare dalle comparazioni delle tecniche nei prossimi capitoli. Tutte e tre le tecniche si basano quindi sulla scomposizione dei movimenti facciali in unità che l’analista determina. I punteggi delle espressioni facciali consistono poi nella rilevazione di azioni che sono coinvolte in ciascuna espressione.

Come funziona?
Il manuale FACS, Facial Action Coding System, è un testo organizzato in una descrizione sistematica. Si parte dalla descrizione dei movimenti superiori del volto, proseguendo con quelli inferiori.Cos’è un AU?Nel Manuale FACS i movimenti facciali sono chiamati Unità d’Azione (AU). La scelta di tale termine è stata dettata dal fatto che non esiste una corrispondenza biunivoca perfetta, ovvero uno ad uno, tra ogni singola AU e ciascun muscolo facciale. Al contrario, possiamo trovare, per esempio,  tre muscoli per un’ AU, oppure un muscolo per due AU.
Le AU sono presentate in gruppi basati sulla localizzazione e/o sulla tipologia dell’azione coinvolta. Dapprima è descritto il gruppo delle AU della parte superiore del volto, cioè quelle relative alla fronte, alle sopracciglia e alle palpebre. Le AU della parte inferiore del volto sono divise in cinque gruppi, con similitudini alla categorizzazione di Hjorstjo: verso l’alto/verso il basso, orizzontali, oblique, orbitali e azioni mandibolari.
Oltre alla determinazione della tipologia di AU, con la tecnica FACS, Facial Action Coding System, è possibile indicare la durata, l’intensità e l’asimmetria o la bilateralità dell’azione. Viene anche preso in considerazione l’inizio, l’apice e il termine. Nel Manuale ciascuna delle AU è sistematicamente descritta in tre sezioni:
A. Cambiamenti d’aspetto
B. Come si fa l’AU
C. I punteggi di intensità dell’AU
L’intensità delle singole unità d’azione va posta per indicare l’apice dell’azione, quindi la massima intensità che raggiunge la contrazione nel suo sviluppo. Per ogni unità si possono descrivere  i vari punteggi d’intensità descritti con una scala a 5 punti: A, per indicarLieve    contrazione, B,  marcato, C, pronunciato, D, forte, ed E, massimo. Le lettera vanno poste dopo il numero, per esempio 12 A o 12 E. Si può utilizzare anche una scala a tre livelli di intensità, i per intensità lieve, ii per intensità media e iii per intensità molto marcata.Esempio di una descrizione che si trova nel FACS, Facial Action Coding SystemAU 4 – Avvicinare ed abbassare le sopracciglia

A. Compare un cambiamento dovuto ad AU 4:
1.    Abbassa solo la parte interna del sopracciglio, insieme a quella centrale
2.    Spinge verso il basso la palpebra e  restringe l’apertura dell’occhio
3.    Avvicina le sopracciglia
4.    Produce rughe verticali tra le sopracciglia, che possono essere anche molto profonde. Alcune persone non le hanno verticali, ma ad angolo di 45 gradi, altre ancora le hanno di entrambi i tipi. Possono anche comparire rughe orizzontali alla radice del naso
5.    Possono comparire rughe oblique, che si sviluppano dalla parte mediana della fronte fino all’angolo interno del sopracciglio
6.    Possono anche essere presenti delle protuberanze sopra la linea mediana, al centro del sopracciglio.

B. Come si fa l’AU 4
Questo movimento è, di solito, facile da eseguire: basta abbassare e avvicinare le sopracciglia, facendo attenzione a non arricciare il naso.

C. Intensità segnata per l’AU 4
AU 4A: C’è una traccia sufficientemente marcata da segnare il cambiamento, prodotto dall’abbassamento delle sopracciglia e/o da un loro avvicinamento.
AU 4B: Si presenta lievemente abbassata la parte interna e/o quella centrale del sopracciglio, il che incide sull’apertura dell’occhio. Vi è un lieve avvicinamento delle sopracciglia.
AU 4C: Si constata un cambiamento pronunciato, contraddistinto dall’abbassamento ed avvicinamento delle sopracciglia.
AU 4 D:  Forte abbassamento ed avvicinamento delle sopracciglia.
AU 4 E: Massimo abbassamento ed avvicinamento delle sopracciglia.

Nelle descrizioni dei movimenti del volto, il sistema FACS non attribuisce significati

E’ sufficiente imparare il  sistema FACS, Facial Action Coding System, per saper leggere il volto?

No. In quanto non fornisce significati emozionali. E’ utile per i ricercatori e a quelli che vogliono entrare in dettaglio nella rilevazione dei movimenti facciali

Quali sistemi attribuiscono significati ai movimenti facciali?
EMFACS, che è un sistema che risale agli anni 1983,1994, elaborato da Ekman e Frieden.
Il sistema più recente è Interpretation System of Facial Expression di Jasna Legisa

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