Comportamento positivo e flessibilità nell’azienda

  • 13-04-2019
  • Amministratore

 

In questo studio longitudinale i ricercatori hanno esaminato la relazione che intercorre tra ottimismo, speranza e autoefficacia, con il soggettivo benessere/malessere dei lavoratori, testando come moderatore la regolazione flessibile degli obiettivi (strategia di coping).

Ipotesi

  • Autoefficacia, ottimismo e speranza al tempo 0 (T0) predicono positiviamente il benessere soggettivo al T1
  • Autoefficacia, ottimismo e speranza al T0 predicono negativamente I punteggi depressivi al T1
  • Regolazione flessibile degli obiettivi media l’effetto dell’autoefficacia, ottimismo e speranza al T0, sul benessere soggettivo e sulla depressione al T1.

Procedura

I dati da questo studio derivano dal German Ageing Survey, un’indagine su scala nazionale rappresentate la popolazione tedesca nel range 40 – 85 anni. I ricercatori hanno utilizzato un campione del 2008 di 6205 partecipanti, di cui nel 2011, 2858 di questi sono stati intervistati nuovamente. Determinati criteri di esclusione come l’eta’ di pensionamento (65) o missing data nelle risposte rilevanti, hanno ridotto il campione finale dello studio longitudinale a 592 persone, 47 % maschi, eta’ 39 – 62.

Misure

  • Autoefficacia: misurata tramite l’uso della Generalized Self-Efficacy Scale, una scala Likert a 4 punti contente 5 item, es. “Di solito riesco a gestire qualsiasi cosa mi capiti”.
  • Ottimismo: utilizzata la Affective valence of future time perspective Scale, una scala Likert a 4 punti con 5 item, es. “Guardo il futuro con fiducia”.
  • Speranza: misurata con la Hope Scale, una scala likert a 4 punti con 8 item, es. “Ci sono diversi modi per aggirare qualsiasi problema”.
  • Regolazione felssibile degli obiettivi: utilizzata la Flexible Goal Adjustment Scale, una scala Likert a 5 punti con 10 item, es. “Mi adatto abbastanza facilmente ai cambiamenti nei piani o nelle circostanze”.
  • Componente affettiva del benessere soggettivo: misurata tramite la Positive Affect Negative Affect Scale, una scala Likert a 5 punti con 10 item, 5 con aggettivi positive (es. “Entusiasta”), 5 con aggettivi negativi (es. “Vergognoso”).
  • Componente cognitiva del benessere soggettivo: utilizzata la Life Scale, scala Likert a 5 punti con 5 item, es. “Sono soddisfatto della mia vita”.
  • Sintomi depressivi: misurati tramite la General Depression Scale, scala Likert a 4 punti con 15 item, es. “Sentivo che tutto cio’ che facevo era una sforzo”

Risultati e Discussione

Il Positive Organizational Behavior (POB) e’ framework che si concentra sulle forze e risorse degli individui, analizzando da una prospettiva personale e organizzativa componenti positivi come ottimismo, speranza e auto-efficacia.

I risultati mostrano come i tre componenti siano correlati simultaneamente con il benessere e la depressione (ottimismo sembra essere il piu’ rilevante, responsabile nella componente affettiva del benessere). Allo stesso modo, speranza, ottimismo ed auto-efficacia risultano correlati con la regolazione flessibile degli obiettivi, la quale pero’ non risulta mediare la relazione tra ottimismo e autoefficacia con il benessere e la depressione, ipotizzando un legame trasversale senza effetti nel lungo periodo (trascorsi I 3 anni).

  

Il benessere soggettivo ha diversi effetti desiderabili sia a livello personale, sia organizzativo (salute e produttivita’). Conoscere gli antecedenti del benessere puo’ essere utile per strutture dei programmi di training per sviluppare questi aspetti: concentrarsi in particolare sull’ottimismo e l’autoefficacia può aiutare a sviluppare interventi facili da gestire e poco dispendiosi in termini di tempo, rafforzando le organizzazioni seguendo un approccio basato sulle risorse delle persone.


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