La comunicazione non verbale e l’impressione del politico  

  • 22-03-2019
  • Amministratore

La comunicazione non verbale di un politico durante dibattiti o discorsi è un importante fattore che contribuisce alla formazione di un’impressione nel pubblico. Secondo il professore di scienze politiche dell’Università di Pittsburgh, Jerry Shuster, il linguaggio del corpo è l’85% di ciò che il pubblico coglie.

Abbiamo già parlato di qual è la comunicazione non verbale migliore da adottare quando si comunica in questo articolo qui

Vogliamo approfondire uno dei comportamenti più pericolosi nel minare la credibilità di un leader politico: l’incongruenza, essa è pericolosa in quanto è collegata alla menzogna e sappiamo che se il politico non viene considerato sincero perderà il consenso.

La comunicazione non verbale è congruente se invia lo stesso messaggio inviato dal canale verbale. Se verbalmente dico “Sono impaurito da questa situazione” e faccio un sorriso vero invierò al mio interlocutore un messaggio incongruente.

Esistono 3 tipi di incongruenze:

  1. Incongruenza emozionale: quando verbalmente riferiamo di provare un’emozione diversa da quella espressa con il canale non verbale (l’esempio visto sopra);
  2. Incongruenza emozione – contesto: questo tipo di incongruenza si presenta quando mostro un’emozione attraverso la comunicazione non verbale diversa da quella aspettata dal contesto, di fronte ad un licenziamento mi aspetterò, ad esempio, di vedere tristezza, rabbia, disprezzo ma non gioia. Ovviamente in questo caso bisogna stare molto attenti perché culture diverse possono aspettarsi reazioni diverse nello stesso contesto.
  3. Incongruenza di dubbio/perplessità: in questo caso di fronte ad una affermazione certa ad esempio: “Sicuramente non rifarò quella cosa” vedremo con il comportamento non verbale un dubbio, quindi si tratta di un dubbio non esplicitato dal verbale.

La terza categoria, ossia l’incongruenza di dubbio/perplessità è quella più frequente e aumenta di quasi 4 volte quando le persone mentono.

Vediamo allora quali sono le espressioni di dubbio più frequenti:

  • Movimento 2 – Innalzamento unilaterale della parte esterna del sopracciglio sinistro o destro

  • Movimento 4 – abbassamento e avvicinamento delle sopracciglia

  • Movimento 15 + movimento 17 – abbassamento degli angoli della bocca e innalzamento del labbro inferiore con comparsa di rughe sul mento

  • Movimento 1 + movimento 2 – innalzamento delle sopracciglia

Il corpo, invece, esprime il dubbio principalmente con dei movimenti rotatori delle mani fuori dal ritmo verbale oppure con l’innalzamento delle spalle.

Riuscire a consapevolizzare il modo di comunicare ci permette di controllarlo e adeguarlo per riuscire a trasmettere ciò che vogliamo realmente.

 

Scarica l’approfondimento sull’analisi delle espressioni facciali e i corsi di comunicazione non verbale!

    Email *

     

    Scopri le tecniche e i metodi di analisi della comunicazione non verbale

     

    Bibliografia

    Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement. Consulting Psychologists Press, Palo Alto.

    Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.

    Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.

    Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.

     

    
    Share This