Lo stress rende più difficile riconoscere il pericolo. Individuarlo con la comunicazione non verbale.

  • 08-03-2019
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Un nuovo studio di Raio e colleghi (2017) rivela che essere sottoposti a stress acuto diminuisce la nostra capacità di prestare attenzione ai cambiamenti che ci circondano e che potrebbero essere minacciosi. Questo ritardo nel riconoscimento potrebbe metterci a rischio di non rispondere adeguatamente a nuovi pericoli.

Per testare questo gli autori hanno portato i partecipanti in laboratorio per due giorni consecutivi. Il primo giorno, tutti i partecipanti hanno visto le immagini sullo schermo di un computer. Alcune immagini erano accoppiate a un leggero shock elettrico da polso (una “minaccia”) ed altre no. Quando il corpo riceve lo shock sente la minaccia e rilascia gli ormoni dello stress mentre non ha nessun cambiamento fisiologico in risposta alle immagini senza shock.

Il secondo giorno dello studio, tutti tornarono al laboratorio. Metà dei partecipanti hanno dovuto immergere un braccio in un bagno di acqua ghiacciata per tre minuti – una procedura standard che fa aumentare due ormoni dello stress, il cortisolo e alfa-amilasi.

Tutti i partecipanti hanno poi rivisto le immagini dei computer che questa volta però erano invertite, le immagini a cui era stato collegato lo shock non avevano nessuno shock mentre le altre immagini questa volta lo avevano; la minaccia era stata invertita. Per rispondere adeguatamente alle minacce, le persone nello studio hanno dovuto aggiornare ciò che avevano appreso il giorno prima.

Quando gli scienziati hanno misurato le risposte fisiologiche di ciascun partecipante ai diversi segnali, inclusi i cambiamenti di cortisolo e alfa-amilasi, hanno scoperto che il gruppo in condizione di stress, ossia quelli che avevano messo il braccio nel ghiaccio, erano molto più lenti a riconoscere che i segnali erano cambiati ed erano stati invertiti.

Anche se studi di laboratorio come questo non sempre si possono trasferire alla vita quotidiana, questi risultati suggeriscono che sotto stress, abbiamo bisogno di essere sottoposti molte più volte ad una minaccia per reagire in modo appropriato.

Lo stress è uno stato emotivo prolungato che deriva da un’emozione primaria: la paura. Possiamo leggere la nostra comunicazione non verbale per riuscire a comprendere quando siamo sotto stress.

Alcuni cambiamenti che possiamo notare nella nostra comunicazione non verbale sono:

  • Postura chiusa con braccia e mani che tendono a stare all’interno del corpo
  • Tronco incurvato e difficilmente eretto
  • Movimenti frequenti e ripetitivi delle mani o della bocca (detti anche gesti manipolatori)
  • Fiato corto
  • Estremità del corpo fredde
  • Sensazione di tensione muscolare
  • Espressioni in cui tiriamo orizzontalmente le labbra

Questi sono solo alcuni cambiamenti che possiamo notare osservando la nostra comunicazione non verbale o quella di chi abbiamo di fronte.

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    Bibliografia

    Raio, Candace M., et al. (2017). Stress attenuates the flexible updating of aversive value.  Proceedings of the National Academy of Sciences

     

     

    
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