Studio NeuroComScience sulla comunicazione non verbale e la menzogna
- 06-02-2019
- Amministratore
Ci sono stati tantissimi articoli, libri, video che parlano di come rilevare l’inganno nelle interviste investigative. E ci sono tante teorie quanti sono i teorici. Ci sono però alcuni segnali ben studiati e scientificamente riconosciuti che possono indicare che una persona sta mentendo. Per la professione dell’avvocato conoscere quali sono i segnali di menzogna può rivelarsi fondamentale.
Un investigatore esperto sa che non è sufficiente un solo segnale per dire che un soggetto è un bugiardo ma è necessario analizzare più elementi assieme per valutare la credibilità dell’intervistato.
Un unico indizio non verbale non significa nulla da solo e soprattutto bisogna fare attenzione ai cambiamenti comportamentali che possono indicare altre cose, alcune persone mostrano alcuni cambiamenti quando non sono stressate mentre alcune persone sono continuamente stressate, indipendentemente dal fatto che siano ingannevoli o meno. Quindi è importante che gli investigatori trattino gli indizi come elementi di partenza su cui indagare ulteriormente, piuttosto che come prova di inganno.
La comunicazione non verbale e la menzogna
In uno studio condotto da NeuroComScience in collaborazione con l’Università di Trieste si è voluto mettere sotto la lente di ingrandimento la comunicazione non verbale nelle condizioni di menzogna e verità.
I risultati hanno evidenziato delle differenze sostanziali nelle due condizioni soprattutto per alcune tipologie di comportamento come ad esempio (Tab. 1):
- Numero di movimenti illustratori delle mani e del volto che diminuiscono nella menzogna,
- Numero di incongruenze che aumentano nella menzogna
- Numero di movimenti di apertura che diminuiscono nella menzogna
- Numero di espressioni di dubbio che aumentano nella menzogna
Lo studio ha confermato alcuni dati di studi precedenti ma la novità è stata sulla scoperta del cambiamento nel numero delle incongruenze.
Le incongruenze
La comunicazione non verbale è congruente se invia lo stesso messaggio inviato dal canale verbale. Se verbalmente dico “Oggi sono triste” e faccio un sorriso vero invierò al mio interlocutore un messaggio incongruente.
Esistono 3 tipi di incongruenze:
- Incongruenza emozionale: quando verbalmente riferiamo di provare un’emozione diversa da quella espressa con il canale non verbale (l’esempio visto sopra);
- Incongruenza emozione – contesto: questo tipo di incongruenza si presenta quando mostro un’emozione attraverso la comunicazione non verbale diversa da quella aspettata dal contesto, di fronte ad un licenziamento mi aspetterò, ad esempio, di vedere tristezza, rabbia, disprezzo ma non gioia. Ovviamente in questo caso bisogna stare molto attenti perché culture diverse possono aspettarsi reazioni diverse nello stesso contesto.
- Incongruenza di dubbio/perplessità: in questo caso di fronte ad una affermazione certa ad esempio: “Sicuramente non rifarò quella cosa” vedremo con il comportamento non verbale un dubbio, quindi si tratta di un dubbio non esplicitato dal verbale.
La terza categoria, ossia l’incongruenza di dubbio/perplessità è quella più frequente e come visto dall’esperimento citato sopra aumenta di quasi 4 volte quando le persone mentono.
Vediamo allora quali sono le espressioni di dubbio più frequenti:
- Movimento 2 – Innalzamento unilaterale della parte esterna del sopracciglio sinistro o destro
- Movimento 4 – abbassamento e avvicinamento delle sopracciglia
- Movimento 15 + movimento 17 – abbassamento degli angoli della bocca e innalzamento del labbro inferiore con comparsa di rughe sul mento
- Movimento 1 + movimento 2 – innalzamento delle sopracciglia
Il corpo, invece, esprime il dubbio principalmente con dei movimenti rotatori delle mani fuori dal ritmo verbale oppure con l’innalzamento delle spalle.
Ultima nota conclusiva dell’articolo è un piccolo accorgimento sullo stato mentale del soggetto; è necessario infatti valutarlo come parte integrante della valutazione della credibilità. I soggetti che sono mentalmente instabili o che sono ubriachi o sotto l’influenza di droghe possono mostrare indizi non affidabili.
Per conoscere più approfonditamente le tecniche di analisi della comunicazione non verbale vi rimandiamo all’articolo “Tecniche e strumenti per l’analisi della comunicazione non verbale”
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Bibliografia
Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement
Ekman, P. (2007) Emotions revealed. New York: Holt.
Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.
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Vascotto J, Legisa J., Agostini T. (in press). The behavioral indicators of lie: verbal and non-verbal analysis