Differenzia…. È tutto dentro la tua mente!

  • 03-08-2018
  • Amministratore

Benjamin Gallinaro

Sono le 4 del mattino. Tutto intorno è silenzio. La casa tace, così come tutto il palazzo. Da fuori si sente solo il rumore dei netturbini che stanno pulendo le strade. Tutto il resto del mondo dorme… tranne me.

Un brutto sogno mi ha fatto sobbalzare interrompendo il mio sonno ristoratore. La mia partner mi ha tradito e me lo ha brutalmente confessato! Un fulmine a ciel sereno, uno squarcio doloroso in quello che ho sempre pensato fosse un rapporto limpido e consolidato.
Mi alzo e vado verso la cucina, mentre la mia compagna, ignara di tutto, continua beatamente il suo sonno. Mi stiracchio appoggiandomi al tavolo della cucina, provo a bere un bicchiere d’acqua… è solo un incubo – mi dico. Ma la sensazione è vivida. Molto vivida. Assolutamente realistica.

 

Il mio corpo reagisce a tutto ciò innalzando i livelli di allerta, il respiro si fa più profondo e veloce. Sto sudando e il cuore va all’impazzata. La mente va a ripercorrere, come alla moviola, le immagini del sogno. Sento uno stato di tensione crescente.

E se, sotto sotto, ci fosse un fondo di verità? Non sognerei queste cose se non ci fosse un motivo. Dev’essere successo qualcosa! Forse il collega! O il barista di quel locale che la saluta sempre con tutta quella gentilezza… O l’insegnante di yoga! Maledizione… come ho fatto a non pensarci prima! E come fa a dormire così tranquilla e indifferente mentre il nostro rapporto inizia a sgretolarsi!

Dentro la mia mente si sta consumando un duello incessante: è solo un sogno – dice una parte di me – se lo hai sognato e ci stai pensando, significa che è vero – controbatte incessantemente l’altra.

Mi piazzo davanti alla televisione e cerco di scacciare tutti questi pensieri, ma l’emozione di rabbia e la sensazione che qualcosa non va non mi abbandonano. Decido di non tornare a letto. Meglio restare sul divano, unica isola felice, lontano da chi questa notte mi ha ferito così profondamente.
L’ora della sveglia è ancora lontana, così come la possibilità di riprendere facilmente sonno.
Si prospetta una giornata difficile.

 

A tutti sarà accaduto, almeno una volta nella vita, di essere fermamente convinti che un nostro pensiero, una fantasia, un sogno, legati a una particolare situazione, fossero veri. E a tutti noi, almeno una volta, sarà successo di essere smentiti.

La differenziazione è la capacità di riconoscere il nostro pensiero e la nostra interpretazione degli eventi come un elemento soggettivo e ipotetico, perciò non sempre fedele specchio della realtà.

Mettere costantemente in dubbio i propri pensieri e stati mentali può certamente avere conseguenze sgradevoli. Tuttavia, anche trattare costantemente i nostri punti di vista come dati di fatto, fotografie realistiche e oggettive della realtà, è un atteggiamento che rischia di esporci a molteplici difficoltà emotive e relazionali.

Quali sono gli effetti collaterali della mancata differenziazione?

Sono vari e possono essere intensi e persistenti.
La percezione di costante minaccia negli atteggiamenti degli altri, frutto della credenza granitica che – il mondo è un posto pericoloso, tutti possono fregarti da un momento all’altro.
Lo stato di tensione e scomodità crescente nel momento in cui si materializza nella mente il pensiero di non aver chiuso correttamente la finestra di casa – sicuramente entreranno i ladri, e sarà colpa mia… già me lo immagino… che disastro.
Lo stato di terrore ansioso che ci attanaglia quando in volo percepiamo con sconcerto i movimenti causati dalle turbolenze, chiaro segno, secondo la nostra mente, dell’ineluttabile e imminente caduta del velivolo.

Ecco perché allenare la capacità di differenziamento ci permette di leggere con maggior chiarezza le situazioni che solitamente possono scatenare automaticamente pensieri negativi, che poi ci portano a vivere emozioni intense e difficilmente gestibili.

Differenziare ci aiuta a non andare in confusione, a conservare lucidità e consapevolezza e a gestire con successo le situazioni di stress e le relazioni interpersonali.

Fonti:

  • Dimaggio G, Semerari A (2003). I Disturbi di Personalità Modelli e Trattamento. Stati mentali, metarappresentazione, cicli interpersonali. Editori Laterza
  • Dimaggio G, Montano A, Popolo R, Salvatore G (2013). Terapia Metacognitiva Interpersonale dei disturbi di personalità. Raffaello Cortina Editore

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Psicologo-Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
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