Comunicazione non verbale: il sorriso Duchenne e l’emozione della gioia   

  • 06-02-2019
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Il compito del naturopata è quello di rendere migliore, attraverso trattamenti e cure, la vita delle persone che si affidano a questa disciplina. Per questo è importantissimo riuscire a riconoscere attraverso la comunicazione non verbale quali sono le emozioni che la persona di fronte a noi sta provando. In questo articolo parleremo del sorriso di gioia; non tutti i sorrisi infatti esprimono questa emozione e riuscire a distinguerli è fondamentale.

Il sorriso di Duchenne composto dal sollevamento delle guance e il restringimento degli occhi (orbicularis oculi, pars lateralis) e il sollevamento degli angoli delle labbra (muscoli zigomatici) si dice sia una reazione involontaria che mostra la reale emozione di gioia.

Sorriso Duchenne

Si tratta dell’unico sorriso di vera felicità. Oltre agli angoli della bocca rivolti verso l’alto (che sono associati stereotipicamente al sorriso), il sorriso Duchenne si differenza per il sollevamento delle guance che lascia delle rughe, dette “zampe di gallina”.

 

Codifica (ossia la descrizione delle caratteristiche fisiche del movimento): movimento 6 (innalzamento delle guance e comparsa di rughe a zampe di gallina) e il movimento 12 (innalzamento degli angoli della bocca).

Decodifica (ossia l’interpretazione di un movimento): gioia

Sorriso falso

Questo sorriso manca del coinvolgimento degli occhi tipico del sorriso di Duchenne ed è una tipologia di sorriso che non esprime gioia ma che utilizziamo socialmente, per entrare in relazione con gli altri. Quando le persone ci dicono di “sorridere” per fare una foto, il più delle volte saremo un sorriso falso.

Codifica: movimento 12 (innalzamento degli angoli della bocca), può comparire anche il movimento 7 (assottigliamento della parte inferiore dell’occhio che lo fa apparire più stretto)

Decodifica: nessuna emozione, neutro

I ricercatori Eva Krumhuber dell’Università di Ginevra e Antony Manstead dell’università di Cardiff hanno cercato di scoprire se i gruppi muscolari di Duchenne fossero puramente automatici o potessero essere anche contratti volontariamente

I partecipanti hanno sorriso spontaneamente in risposta a materiale divertente (condizione spontanea) o sono stati istruiti a fare un sorriso (condizione intenzionale).

Sono state osservate quantità simili di sorrisi Duchenne (D) e non Duchenne (ND) in queste 2 condizioni dimostrando che il sorriso Duchenne può essere simulato. Lo studio indica che il valore predittivo del sorriso Duchenne era limitato rispetto ad altre caratteristiche come l’asimmetria, la durata dell’apice e le azioni facciali non volute.

Ciò che infatti è importante considerare è che per distinguere il sorriso vero non è sufficiente vedere solo la contrazione dei muscoli ma considerare anche altri parametri della comunicazione non verbale come:

  • La durata del sorriso: che deve essere compresa dai 0 ai 4 secondi, se dura di più non è un sorriso vero;
  • L’asimmetria: noi siamo tutti un po’ asimmetrici di natura ma quando l’asimmetria è molto evidente si tratta di un’espressione simulata;
  • L’andamento a campana: un’espressione per essere vera deve nascere gradualmente e morire gradualmente, in caso contrario si tratta di un’espressione falsa

Lo studio della comunicazione non verbale, come avrete potuto intuire, è complesso e necessita di studio e attenzione a molti parametri e indici. Studiarlo è importante per permetterci di avere moltissime informazioni sul paziente che solo dal canale verbale non potremmo avere.

Per approfondire le tecniche di analisi della comunicazione non verbale vi rimandiamo all’articolo del nostro blog:  “Tecniche e strumenti per l’analisi della comunicazione non verbale”

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    Bibliografia

    Ekman, P. e Friesen, W. (1978). Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement

    Ekman, P. (2007) Emotions revealed.  New York: Holt.

    Hjortsjo, C. H. (1970). Man’s face and mimic language. Lund: Studentliterature.

    Krumhuber G.E. & Manstead R.S.A. (2009). Can Duchenne Smile Be Feigned? New Evidence on Felt and False Smiles. Emotion, 9(6): 807-20.

    Legisa J. (2015). Ti leggo in volto. Tecniche e metodi di analisi scientifica delle espressioni facciali. Armando Editore.

    Legisa J. et al. (2015). Body Coding System. In press.

     

    
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